
Proprio così. Anche LinkedIn ha deciso di ampliare le sue funzioni e offrire un nuovo servizio ai suoi utenti: le LinkedIn Stories. Queste storie sono molto simili a quelle già presenti da tempo su Instagram e Facebook.
Le LinkedIn Stories permettono a utenti e aziende di condividere immagini e video relative al posto di lavoro in modo tale da incentivare la nascita di relazioni professionali significative.
Come funzionano le LinkedIn Stories
Se desideri pubblicare una storia sul tuo profilo o sulla tua pagina LinkedIn è necessario utilizzare l’app mobile.
Come su Instagram e Facebook, una storia può essere creata utilizzando materiale fotografo e video già presente nel proprio rullino. In alternativa è possibile attivare la telecamera dello smartphone e scattare una foto o registrare un video da pubblicare.

Per visualizzare le proprie storie e quelli dei contatti, è sufficiente andare nella sezione storie (in alto, prima del newsfeed) e cliccare sull’immagine del profilo; la storia si aprirà in automatico.
Le LinkedIn Stories hanno una durata di 24 ore, dopodiché non sono più disponibili al pubblico. Dato che le storie di LinkedIn sono visibili a tutti i follower e contatti, è possibile bloccare le persone a cui non si desidera mostrare le proprie storie.
Una volta pubblicata una storia, questa può essere salvata entro 24 ore dalla pubblicazione. Per farlo:
- Cliccare sulla storia pubblicata.
- Cliccare sull’icona “Altro” nell’angolo in alto a destra.
- Dalle opzioni visualizzate, cliccare sull’icona “Download”.
- La storia sarà disponibile nella galleria del proprio smartphone
Sondaggio sulle LinkedIn Stories
Abbiamo lanciato un sondaggio sulle LinkedIn Stories per capire cosa pensano gli utenti di LinkedIn. Ad oggi questi sono i primi risultati:
Tra i favorevoli:
“Come sul mio feed appaiono cose non inerenti al lavoro, così può accadere nelle storie. Io sono contenta che LinkedIn si stia modernizzando. Unico drawback… mi ha dato un posto in più dove condividere, impazzirò ad ogni delivery 😆” Elena (self-employed)
“Il mio primo istinto sarebbe stato “no”. Ma poi riflettendoci ci sono content creator su Instagram che fanno contenuti molto validi e decisamente professionali (anche più di tante cose che vedo su Linkedin per dire). Per cui il potenziale c’è. Alla fine è un mezzo in più, vediamo come sarà usato.” Andrea (Project Manager e Content Creator)
“senza pensarci troppo dico di si, la narrativizzazione (o storytelling) esiste dai tempi di Omero :)” Alessandro (Senior Marketing Developer)
Tra gli sfavorevoli/indecisi:
“Credo che l’omologazione che tutti i social stiano subendo, oltre a rendere poco interessante e diversificato il social stesso, crea solo un enorme caos. Perché una piattaforma professionale come questa deve necessariamente svelare il dietro le quinte come succede nelle #stories o usare contenuti che aumentino l’#engagement? Io voto no. Linkedin non deve trasformarsi nell’Instagram degli incravattati.” Lucia (Social Media Manager)
“dipende da quello che raccontano. se rimangono sul professionale , si , se vanno sulla privacy no…ne abbiamo già troppe altrove” Pasquale (Chief Engineer)
“Per la natura stessa delle stories e per la loro struttura tipica come copy è estremamente probabile che sconfinino facilmente sul lato “personale”….” Anna (Responsabile Marketing)
Per tutte le informazioni, rimandiamo al post ufficiale del blog di LinkedIn.
E tu cosa ne pensi? Partecipa anche tu al sondaggio!
Vorresti realizzare una strategia di social media marketing d’impatto? Contattaci!
Ricevi gratis nella tua email le migliori guide, articoli e insights su SEO, SEM, Analytics e Digital Marketing!