5 tool che utilizzano l’AI per il content marketing (oltre a ChatGPT)

Top AI Tool per il content marketing

In questi giorni in cui ChatGPT non è disponibile in Italia a causa della decisione del Garante della Privacy, abbiamo voluto analizzare 5 diversi strumenti di intelligenza artificiale per il content marketing che possano essere utili a tutte le persone che con l’AI ormai lavorano quotidianamente per la realizzazione di articoli o altri contenuti e che devono trovare delle alternative valide a ChatGPT.

Indice

MarketMuse

È uno strumento pensato apposta per il content marketing e che permette, grazie all’AI, di migliorare e velocizzare il modo in cui si fa content strategy, ossia si cercano, pianificano e realizzano i contenuti. Tra gli usi di MarketMuse, c’è quello di creare un piano editoriale per il blog aziendale in pochi minuti: grazie all’automazione del processo di ricerca il tool dà infatti dei suggerimenti su quello che effettivamente funziona in modo da dare priorità ai contenuti giusti. Quello che si ottiene è un notevole risparmio di tempo delle ore passate ad analizzare quanto si è finora prodotto e cosa effettivamente ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Oltre a dare indicazioni preziose su quello che c’è ancora da fare.

Per quel che riguarda invece la produzione di contenuti tout court, MarketMuse usa il machine learning e gli algoritmi per raccogliere informazioni da tutti i siti web di un certo livello per una o più parole chiave. Una volta fatto questo, genera delle keyword utilizzabili all’interno di un articolo che potrebbe essere redatto su quel determinato argomento identificando anche gli argomenti secondari. Può essere dunque l’ideale per i content marketer e i SEO specialist che hanno la necessità di dare dei brief al loro team di content writer così come per chi produce contenuti. Nel content brief il tool va oltre i primi 10-30 risultati di Google arrivando ad analizzare da 100 a 1000 pagine per costruire dei modelli attraverso cui trattare l’argomento come una persona davvero esperta di quello che sta dicendo. 

Una volta che è stato redatto il contenuto MarketMuse ne analizza la lunghezza, la profondità e la qualità fornendo un punteggio complessivo e una serie di consigli su come eventualmente migliorarlo. Dando un brief esatto con indicazioni sulla struttura da dare al contenuto, MarketMuse assicura che le revisioni saranno ridotte al mimimo e quello che emergerà sarà un contenuto adatto a scalare posizioni in SERP.

Per quel che riguarda i costi, oltre a poter fare un test in modalità del tutto free, è possibile avere un piano gratuito che è molto limitato mentre per poter portare avanti quanto abbiamo detto finora bisogna pagare 149 dollari al mese. Viene inoltre proposta un’offerta customizzata che permette di poter utilizzare tutte le funzionalità al meglio. 

Clearscope

Simile per quel che riguarda l’ottimizzazione dei contenuti con l’AI è Clearscope. Anche in questo caso gli algoritmi analizzano i 30 migliori contenuti posizionati per la keyword scelta e suggeriscono le keyword correlate, i volumi di ricerca e altre informazioni fondamentali per realizzare un contenuto. Contenuto che, una volta realizzato, sarà vagliato e otterrà una valutazione con suggerimenti pratici per migliorarlo.
Il contenuto può essere prodotto sulla piattaforma stessa e, durante la fase di scrittura, il tool può offrire elenchi di parole chiave a coda lunga che è possibile incorporare.
Tra gli altri usi che si possono fare di Clearscope c’è l’ottenere delle indicazioni in merito a contenuti da aggiornare per puntare, all’interno di un piano editoriale, anche sulla cosiddetta freshness. Queste possono riguardare il fatto che in merito a quell’argomento ci siano nuove informazioni, così come il fatto che ci sono termini importanti che non sono stati utilizzati o che magari il contenuto non sia più pertinente. 

Il tool prevede l’integrazione con Google Doc e WordPress e, come MarketMuse, è a pagamento. Si parte da 170 dollari al mese per l’account base per costi poi personalizzati per i piani più avanzati.

Copy.ai

Copy.ai è uno dei software per la creazione di contenuti più usati al mondo. Tra le sue funzionalità c’è il fatto di poter essere utilizzato per produrre contenuti personalizzati partendo da 60 modelli. Questi riguardano testi pubblicitari, post social media, articoli di blog, lettere di presentazione, e-mail, descrizioni di prodotti, didascalie per Instagram e tanto altro ancora. Basta selezionare qual è il modello che interessa, dopodiché è necessario inserire informazioni specifiche sull’azienda in modo da poter adattare il contenuto a chi in effetti poi lo pubblicizzerà.


Per quanto riguarda i costi, Copy.ai prevede un piano gratuito limitato, mentre con 36 dollari al mese è possibile avere il piano più avanzato per poi arrivare alla versione customizzata prevista per le imprese di grandi dimensioni. Come per gli altri tool di cui abbiamo finora parlato, anche in questo caso è possibile provarlo in modalità gratuita.

Jasper

Jasper è uno dei tool più noti per chi fa marketing dei contenuti e vuole affidarsi all’Intelligenza Artificiale. Presenta 52 modelli di contenuti sia lunghi che brevi come schede prodotto – quindi è l’ideale per il mondo e-commerce – descrizione di video ecc… Per farlo funzionare basta scrivere qualche riga che aiuti il tool a produrre il contenuto che ti interessa. Si può chiedere per esempio di scrivere il testo per un video che parla di animali abbandonati, riconoscendo un certo tono di voce e inserendo determinati particolari. Lo stesso si può fare per le caption su Instagram e così via. Il tutto in 26 lingue.

Come ChatGPT anche Jasper si avvale della tecnologia GPT ossia Generative Pre-trained Transfomer, un modello linguistico che utilizza il deep learning per produrre un testo simile al linguaggio umano.

Tra le sue caratteristiche, c’è il fatto di avere un’estensione Chrome che permette di utilizzare il tool mentre si naviga su Internet.

Per quel che riguarda i costi, la versione base è proposta a 39 dollari al mese. Inoltre, è possibile fare una prova gratuita per 5 giorni.

Contents.com

Ultimo tra i tool di content marketing che abbiamo selezionato per te è Contents.com che si diversifica dagli altri perché, come abbiamo avuto modo di testare durante la prova gratuita, propone una dashboard attraverso cui scegliere il servizio che serve, e non solo affidandosi all’Intelligenza Artificiale.

Tra le varie opzioni, di sicuro interesse, c’è il fatto di poter richiedere un qualsiasi testo, dando degli input iniziali e ricevere una versione che preveda la “collaborazione” tra AI ed esseri umani. Il testo pertanto non viene prodotto subito, ma bisogna aspettare qualche giorno. Quando è pronto, si riceve un’e-mail o si può comunque controllare nella propria sezione dedicata alla richieste effettuate.
Si può inoltree chiedere a Contents.com di revisionare quanto è stato prodotto. Interessante è poi il servizio Audio-Text che consente di convertire i propri testi in audio e viceversa.

Nel primo caso basta allegare il documento scritto e selezionare una voce che rispecchia al meglio la propria identità per avere la versione audio del testo. Una modalità che può servire a quelle aziende che si vogliano differenziare nella produzione di contenuti, magari inserendo un audio all’interno del proprio blog o nella comunicazione via chat che portano avanti con i clienti.
Interessante anche la versione opposta, ossia da quando partendo da una registrazione audio si ha la necessità di avere un testo scritto. In questo caso, si può dire ciao al difficile lavoro di sbobinatura e lasciare a Contents.com la trascrizione della voce, risparmiando del tempo prezioso. 

Per quanto riguarda i prezzi, Contents.com propone un piano a “consumo” del costo di minimo 50 dollari, che include 30 crediti AI. Si può poi scegliere tra il piano starter a 30 dollari al mese, il premium a 69 e ovviamente la versione customizzata. Anche in questo caso è possibile fare un test gratuito della durata di una settimana.


Conclusioni

Di tool che utilizzano l’AI per la content strategy e la realizzazione dei contenuti ce ne sono diversi, in questo caso abbiamo fatto una selezione tra quelli che ci sembrano più “affidabili”. A ogni modo, resta il fatto che uno strumento dovrebbe essere un supporto e non l’unico modo per portare avanti il piano editoriale e la realizzazione dei contenuti. Così come un’azienda che ha un blog, dei canali social, gestisce delle newsletter e così via non deve tanto e solo puntare a produrre più contenuti possibili, ma deve considerare che sono la qualità (bisogna sempre ricordare l’importanza che Google dà alla qualità dei contenuti), il diversificarsi dagli altri e il saper approfondire determinati argomenti, con un tono di voce ben definito e identificabile e degli obiettivi chiari, a fare la differenza nel suo modo di comunicare.

Se hai bisogno di supporto per la tua digital strategy o per ottimizzare l’uso dell’intelligenza artificiale nel content marketing, fissa una call con i nostri consulenti con più di 10 anni di esperienza: saremo felici di conoscere il tuo progetto e collaborare con te.

Articolo scritto in collaborazione con Cristina M.

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