La ricerca di parole chiave o Keyword Research è il primo passo di una qualunque strategia SEO ed è essenziale per capire quali e quanti contenuti ha senso creare, per cercare di posizionarti sugli argomenti di maggior interesse per il tuo business online. Sì, perché prima di lavorare sui contenuti del tuo sito web devi scoprire quali termini di ricerca vengono utilizzati dal tuo pubblico. Questi termini sono le tue parole chiave e, sulla base di quest’ultime, puoi iniziare a creare e pubblicare contenuti utili e di alta qualità. Noi di AvantGrade lavoriamo sulle parole chiave da anni e proponiamo sempre una ricerca keywords come pilastro irrinunciabile per costruire un’eccellente strategia SEO.
Non hai mai approcciato la ricerca di parole chiave? Niente paura, con la seguente guida potrai capire meglio di cosa si tratta e come funziona una Keyword Research. Cominciamo!
La Keyword Research, che in italiano sarebbe “ricerca di parole chiave” è parte di una più ampia strategia SEO (Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca). In sostanza, si tratta delle attività necessarie per elaborare un ampio elenco di parole chiave per le quali si vorrebbe posizionare un dato sito web (o singole pagine). Per ottenere tale elenco occorre “esplorare” il proprio pubblico di riferimento e come tale pubblico utilizza i motori di ricerca: quali termini le persone digitano su Google, quando cercano i prodotti, servizi, attività e argomenti specifici? E cosa si aspettano di trovare? Con questo elenco alla mano, chi possiede un sito può creare contenuti per attirare traffico di alta qualità. La ricerca di parole chiave non è mai conclusa: ripeterla regolarmente è essenziale per rimanere aggiornati! Senza una Keyword Research, ci si potrebbe “perdere” nel proprio gergo e si potrebbe finire “schiacciati” dai giganti nel proprio settore.
Una ricerca di parole chiave ben fatta è importante perché stabilisce in modo chiaro i termini di ricerca che vengono utilizzati dal tuo pubblico. Succede molto spesso di trovarsi davanti ad aziende che, ad esempio, usano determinate parole per descrivere i loro prodotti, mentre il pubblico di riferimenti ne usa altre completamente diverse. La disastrosa conseguenza è che i potenziali clienti non trovano quei siti, proprio a causa della mancata corrispondenza nell’uso delle parole chiave. Un’altra situazione che si lega a doppio filo con il tema della keyword research è quella in cui un’azienda lancia un nuovo prodotto, con un nome molto originale. A livello di marketing, questa scelta è azzeccata, perché il prodotto potrebbe “emergere” rispetto alla concorrenza e venire ricordato più facilmente. Vendere sneaker sportive è molto diverso da vendere scarpe da ginnastica ma, attenzione, pochissime persone cercano la keyword “sneaker sportive”. Se ottimizzi il testo per questo termine, probabilmente ti posizionerai bene sui motori, però non genererai molto traffico e non raggiungerai gran parte del tuo pubblico potenziale, perché quest’ultimo usa altre parole. Sembra banale vero? Eppure non lo è. È ovvio che non ha alcun senso ottimizzare per delle parole che le persone non usano. Dopo una Keyword Research approfondita, potrai quindi utilizzare le stesse parole del tuo pubblico di riferimento e questo darà una marcia in più ai tuoi posizionamenti. Inoltre, osservando l’intento di ricerca legato ad ogni parola chiave, scoprirai esattamente cosa sta cercando il tuo pubblico. Tutte queste domande rivolte ai motori, in gergo dette “query”, dovrebbero ottenere come risposta dei contenuti di qualità: fra essi consideriamo ovviamente degli articoli particolarmente approfonditi e completi (non semplicemente “lunghi”), ma anche delle pagine prodotto curate e coinvolgenti, oppure delle web app che rispandono in modo perfetto a un dato bisogno (come ad esempio i comparatori di servizi online).
Noi di AvantGrade crediamo che una Keyword Research mostri non solo le parole utilizzate dalle persone sui motori, ma dia anche uno spaccato accurato del mercato di riferimento in cui ti vuoi muovere. Per questo preferiamo chiamarla Keyword e Market Research.
Le Keyword Research possono essere in sostanza di tre tipi:
Prima di passare alla ricerca attiva di parole chiave, è utile affrontare alcuni concetti essenziali legati a una Keyword Research. Una parola chiave è la parola per cui desideri che una determinata pagina del tuo sito sia trovata su Google. Facendo una ricerca di parole chiave, otterrai proprio una serie di termini che:
Le parole chiave a coda lunga, in inglese “long-tail keywords” sono più specifiche e meno cercate rispetto ad altri termini più generici: si concentrano su una nicchia. Quanto più lunghi e specifici sono dei termini di ricerca, tanto più facile sarà aggredirli con la SEO, poiché ci sarà meno concorrenza. Anche se le persone che digitano questi termini su Google sono una manciata, potrebbero comunque essere più motivate a effettuare acquisti, iscriversi a un servizio o compiere un’azione che per te ha molto valore.
La Keyword Research è il primo passo, seguito da una Keyword Strategy: quest’ultima comprende le decisioni prese in base alle parole chiave selezionate in precedenza. Alcune domande che emergono dopo una ricerca di parole chiave sono le seguenti:
In questa fase è fondamentale indagare l’intento di ricerca: devi scoprire ciò che una persona vuole o di cui ha effettivamente bisogno. Non si tratta solo di parole chiave, ma degli obiettivi impliciti a cui punta un utente: cosa vuole sapere o comprare. Il tuo contenuto dovrebbe fornire una soluzione al “problema”.
Ci sono diversi passaggi importanti che danno come risultato un’efficace ricerca di parole chiave. Eccoli, con suggerimenti e consigli per ottenere un risultato utile per la tua SEO.
Prima di iniziare qualsiasi cosa, pensa al tuo obiettivo. Chiediti quale sia il fine della tua azienda, cosa la rende speciale, oppure chi esattamente intendi raggiungere. E ancora, quali promesse fai sul tuo sito web? Cosa vuoi comunicare? Il consiglio è di prenderti del tempo per scrivere, letteralmente, la tua “missione”. Quando sarai in grado di rispondere a queste domande nel dettaglio, avrai fatto il primo e più importante passo nella tua Keyword Strategy. Il mercato in cui ti muovi determinerà se ci sono possibilità di successo. Alcuni sono altamente competitivi e presidiati da grandi aziende che dominano i risultati della ricerca: di solito, dietro questi risultati, ci sono enormi budget per il marketing e, in particolare, per la SEO. Competere in questi mercati è difficile, quindi anche posizionarsi lo sarà. Poniamo il caso che tu possegga un hotel che offre servizi per single, il che lo rende perfetto per, ad esempio, conoscere altre persone o stringere rapporti di amicizia. Questo particolare aspetto potrebbe essere ciò che rende il tuo albergo unico, che lo distingue dalla concorrenza. Questo dovrebbe essere anche il tuo obiettivo, la tua nicchia, e dovresti comunicarlo in modo preciso al tuo pubblico di riferimento.
Il secondo passo è creare un elenco delle tue parole chiave, preferibilmente in un foglio di calcolo, sui Fogli Google o Excel. Con in mente la tua missione, cerca di entrare nella testa del tuo pubblico target. Cosa cercheranno queste persone? Che tipo di termini potrebbero usare durante la ricerca del tuo servizio o prodotto? Quale dei loro “problemi” puoi risolvere con ciò che offri? Scrivi quante più risposte possibili. Se la tua missione è chiara, avrai un’idea piuttosto accurata della tua nicchia e dei tuoi punti forti, ovvero gli aspetti che distinguono la tua attività dalle altre. Queste sono le parole per cui devi essere trovato.
Dopo aver creato questo primo elenco, è tempo di “scavare” un po’ più a fondo nelle tue parole chiave. Per tua (e nostra) fortuna, ci sono diversi strumenti sul mercato che rendono un po’ più semplice la la Keyword Research. Il primo è Google stesso: cerca sul motore le parole chiave che hai già definito e controlla i suggerimenti di Google durante la digitazione. Questi rispecchiano le domande che le persone hanno effettivamente posto al motore. Puoi anche consultare le “ricerche correlate” in fondo alla pagina dei risultati di Google (la SERP, Search Engine Results Page). È un processo facile, veloce e piuttosto accurato, soprattutto se pensiamo al fatto che queste informazioni arrivano direttamente da Google. Sul mercato ci sono anche altri tool a pagamento, che offrono funzionalità avanzate di ricerca di parole chiave assieme ad altri servizio SEO. Sfruttando questi strumenti, otterrai diverse varianti di parole chiave, sinonimi e termini più o meno correlati. Aggiungi tutto alla tua lista.
Quando si comincia una Keyword Research, spesso si tende a concentrarsi su termini molto cercati. Sfortunatamente, però, queste parole chiave sono presidiate principalmente dalle grandi aziende menzionate in precedenza. Le parole chiave a coda lunga portano meno traffico di ricerca, è vero, ma con molta meno concorrenza: sulla carta è dunque più semplice posizionarti nella SERP. Inoltre, le parole chiave a coda lunga di solito hanno anche un tasso di conversione più elevato, in quanto si concentrano maggiormente su un prodotto o argomento specifico. Ancora su una nicchia, insomma. Una parola chiave a coda lunga normalmente è più mirata di una keyword a coda corta. Per fare un esempio, “ombretti” è una parola a coda corta (cortissima), mentre “ombretti metallizzati minerali” è una long-tail keyword. L’uso degli strumenti menzionati nel passaggio 3 ti aiuterà anche a trovare più varianti a coda lunga delle tue parole chiave. Non dimenticare di aggiungere anche queste long-tail al tuo foglio di calcolo. Inserisci i termini più generici nella prima colonna e aggiungi altre colonne per le parole chiave a coda lunga. Questo ti aiuterà a creare successivamente una struttura del sito più avanti: più lunga è la keyword, più in profondità andrà pubblicata la pagina corrispondente nell’alberatura.
La scelta di parole chiave a coda lunga dipende in gran parte dalla concorrenza. Se la competition nella tua nicchia è alta, avrai difficoltà a posizionarti per termini generici ad alto traffico. Se incontrerai poca concorrenza, sarai anche in grado di posizionarti per keyword a coda corta. Dovrai, dunque, fare alcuni benchmark e accertamenti SEO dopo la tua Keyword Research. Cerca su Google le parole chiave emerse dalla ricerca, iniziando con il termine a coda più corta. Dai un’occhiata alla pagina dei risultati del motore di ricerca: quelli che vedi sono i siti Web con cui ti scontrerai dopo aver ottimizzato i contenuti per tale parola chiave. A questo punto controlla meglio: vedi siti web professionali? Siti web aziendali? Rientri in queste categorie? Il tuo sito è simile a quelli in SERP? La tua azienda ha dimensioni comparabili e ha la stessa influenza, nella tua nicchia? Di solito è più difficile posizionarsi quando si compete con siti di brand molto solidi. Se tali brand sono conosciuti grazie a spot televisivi o radiofonici, poi, le tue possibilità di posizionarti nelle posizioni più alte della SERP saranno ancora meno. Quello che puoi fare – ed è molto utile – è dare un’occhiata al loro contenuto. Fatti questa domanda: è ben scritto e ottimizzato? Se la concorrenza ha contenuti davvero scadenti – e spesso chi lavora su brand “forti” pensa di poter trascurare questo aspetto – potresti avere la possibilità di superarla con dell’ottima SEO. Per farti un’idea puoi anche osservare gli annunci su Google relativi alle tue parole chiave. Esistono? Se la risposta è sì, allora dal tuo account Google Ads puoi controllare il costo per click (o pay-per-click, PPC): i termini di ricerca che hanno un elevato pay-per-click sono generalmente più difficili da aggredire nei risultati organici. Assicurati, infine, di prendere appunti nel tuo foglio di calcolo sui risultati della tua investigazione sulle parole chiave.
Una buona strategia SEO oggi dovrebbe ruotare intorno a:
Ogni volta che un utente usa un motore di ricerca, sta andando a caccia di qualcosa. Ogni tipo di domanda necessita di una risposta specifica. Prova a scoprire qual è l’intento del tuo pubblico quando digita una determinata keyword su Google. Le possibilità sono tre:
Puoi scoprire di più sull’intento di ricerca di determinate parole chiave osservando attentamente il tipo di pagine che si posizionano meglio per tali keyword. Vedi pagine di prodotti? Vedi molti articoli informativi? Vedi video o immagini, ? Oppure vedi un mix di tutto questo? Bene, le SERP in questione sono tutti suggerimenti su ciò che Google presume sia l’intento di ricerca associato a una determinata parola chiave.
Scopri quali tipi di intenti si applicano alle tue keyword e, ancora, aggiungi i risultati al tuo foglio di calcolo.
Molti proprietari di siti scelgono di ottimizzare i contenuti per termini che sono strettamente correlati a ciò che vendono. Questo è un grave errore. O meglio, è uno spreco di risorse ed energia per due semplici ragioni:
In sostanza, se puoi raggiungere il tuo pubblico con contenuti di altissima qualità, è molto probabile che torneranno da te per comprare ciò che offri. Anche se non è esattamente quello con cui sono venuti in contatto la prima volta. Per esempio, per un’agenzia come la nostra che vende formazione SEO e digital marketing, è importante posizionarsi per termini che i nostri potenziali clienti cercano quando non stanno cercando i corsi che vendiamo. Parole chiave come “link-building” o “seo su amazon” sono importanti tanto quanto “formazione SEO”.
Queste keyword “di supporto” non sono direttamente correlate con ciò che vendi, ma sono parole che i tuoi clienti cercano e per questo ha molto senso presidiarle organicamente.
Sulla base dei dati raccolti fino ad ora, puoi definire la tua strategia per le parole chiave. Se hai seguito tutti i passaggi precedenti, dovresti avere un foglio di calcolo con una buona quantità di keyword, l’intento di ricerca del tuo pubblico per ognuna di esse e informazioni sulla concorrenza. Ora fatti questa domanda: come si rapporta il mio sito con quelli presenti in SERP? Sei hai dimensioni e budget di marketing simili allora procedi e concentrati su parole chiave ad alto traffico. In caso contrario prova prima con parole chiave più a coda lunga. Ricorda che lavorare su un molte parole chiave long-tail può comunque attrarre molto traffico. Una volta che ti sarai posizionato per quelle parole chiave a coda lunga, aggredire termini più generici e a coda corta sarà un po’ più semplice. Una volta scelti gli argomenti, pensa al tipo di contenuto: qual è l’intento di ricerca delle tue parole chiave? Cosa sta cercando il tuo pubblico? E ancora, quali contenuti non ci sono ancora puoi creare e come puoi diversificarti riguardo a qualità o soluzioni proposte? È importante farsi queste domande, per decidere su che tipo di contenuto lavorare.
Quanto scritto finora può sembrare piuttosto semplice, ma sappiamo che si traduce in un sacco di lavoro ed energie. Nel momento in cui ti cimenterai con la tua ricerca, potrai incontrare alcuni problemi o domande. Ecco alcuni consigli per far filare tutto liscio.
In passato ognuna delle parole chiave per cui volevi essere trovato doveva avere una sua landing page. Fortunatamente, oggi i motori di ricerca sono così intelligenti da sfruttare principalmente l’intento di ricerca per fornire agli utenti la migliore risposta alle loro domande. La pagina che risponde meglio si posizionerà dunque in cima. I motori di ricerca capiscono anche sottili differenze tra le parole chiave, quindi non è più necessario creare landing page per tutte varianti, come i sinonimi, di una specifica parola chiave. Questo non significa che non devi usare i sinonimi. Anzi, i sinonimi possono migliorare la leggibilità del tuo testo e renderlo più naturale e piacevole da leggere: usali! Usando termini e correlazioni, aiuterai anche Google a capire meglio l’argomento di cui stai parlando.
La parola chiave esatta che intendi presidiare, va usata non più di una volta. Se non lo farai, il tuo posizionamento potrebbe risentirne, a causa della cosiddetta “cannibalizzazione delle parole chiave”. Google, infatti, fa fatica a distinguere tra contenuti molto simili e per questo potrebbe posizonare post o pagine molto simili in posizioni scadenti. Hai scoperto di aver già usato parole chiave o frasi uguali, o molto simili, su vari post e pagine diverse? Il nostro consiglio è di controllare i tuoi contenuti e unire/cancellare/reindirizzare alcuni di essi.
Dovresti mirare alla parola chiave al singolare o al plurale? Beh, dipende dalla ricerca. Google sta imparando di più sull’intento di ricerca della tua parola chiave ed è in grado di soddisfare meglio il bisogno ad essa legato. Ad esempio, se cerchi la parola “sedia”, ottieni un risultato diverso rispetto alla ricerca “sedie”. Google pensa che nel primo caso tu stia cercando immagini di una sedia, nel secondo caso invece crede che tu abbia intenzione di acquistare delle sedie (in un negozio vicino a te). Assicurati di sapere cosa offri sulla tua pagina e che ciò si adatti in modo puntuale alla query e ai risultati che Google fornisce per quella parola chiave.
Dopo aver fatto un’analisi approfondita delle tue possibilità di posizionarti su un termine specifico, il passo successivo è scrivere un ottimo articolo e ottimizzarlo di conseguenza. Dopo averlo messo online condividilo sui social media e con tua newsletter. Prova ad attrarre dei backlink di qualità e… attendi. Controlla i tuoi posizionamenti. Il tuo articolo è presente? Ha raggiunto la prima pagina di Google? O è nascosto a pagina 2 o 3? Assicurati di valutare dove i tuoi articoli appaiono nelle SERP. Cerca su Google i termini per cui hai ottimizzato i tuoi articoli e controlla se i tuoi sforzi ti stanno ripagando. Se non sei riuscito a posizionarti nella prima pagina, prova a scrivere un altro articolo su una parola chiave ancor apiù a coda lunga. Rendilo un più specifico, più “di nicchia”, e osserva come si comporta organicamente. Poi controlla tutto di nuovo. Continua questo processo fino a quando non raggiungi la tanto desiderata prima pagina su Google!
Quante parole chiave dovresti avere? Non esiste un numero esatto, ma possiamo dirti che ne hai bisogno molte, più di quante pensi. Forse più di qualche migliaio sono probabilmente troppe, ma non si può generalizzare! Anche se sei una piccola attività, probabilmente arriverai ad almeno qualche centinaia di parole chiave. Ricorda che non è necessario creare subito delle pagine per tutti questi termini. È possibile aggiungere contenuti poco a poco. Pensa per quali parole chiave vuoi posizonarti oggi – forse le più a coda lunga? – e per quali puoi attendere. Datti delle priorità e pianifica la creazione dei tuoi contenuti di conseguenza.
In un mondo ideale, dopo aver fatto la tua Keyword Research e il tuo foglio di parole, inizieresti a creare pagine ottimizzate per ogni termine. La struttura del tuo sito sarebbe impeccabile e pubblicheresti contenuti ogni giorno, scalando posizioni su Google. Ma torniamo nel mondo reale. La ricerca di parole chiave non sarà mai omnicomprensiva e alcuni articoli non verranno scritti perché sono parte di una strategia ragionata, ma solo perché l’argomento è di tendenza o ti ha ispirato particolarmente. È del tutto normale e non è necessariamente un problema. Se stai scrivendo qualcosa che non rientra esattamente nella tua strategia, questo non significa che non dovresti provare a ottimizzarlo. Potresti usarlo per aggredire parole correlate a quelle presenti nell’elenco che hai a disposizione. Utilizza gli strumenti menzionati nel passaggio 3 e Google Trends per verificare rapidamente la keyword per la quale desideri posizionarti. Se puoi, prenditi del tempo per pensare a come adattare l’articolo alla tua strategia:, se stai scrivendo contenuti di valore, di certo ti aspetti che si posizioni (e venga letto).
La ricerca di parole chiave dovrebbe essere l’inizio di qualsiasi strategia SEO. Il risultato sarà un lungo elenco di parole chiave per le quali vorresti essere trovato. Ma la parte più difficile è quella successiva: scrivere tutti quei contenuti. Per i migliori risultati, dovresti scrivere articoli e post su ogni singola parola chiave per la quale desideri posizionarti sui motori: è una sfida davvero impegnativa, ma la nostra agenzia SEO può aiutarti. Contattaci e faremo decollare il tuo sito web su Google (e non solo)!