Autore: Ale Agostini
“29 Dicembre 2028: il principale business di Google diventa il Cloud e viene chiuso Google Ads, il famoso programma pubblicitario che ha generato successo e ricavi incredibili per Alphabet”.
Questo potrebbe essere il titolo futuristico di un articolo che segna la fine di Google Ads fra 5 anni!
Qualcuno penserà che sia follia, vi dico però che ChatGPT, il nuovo Bing e la nuova Search Generative Experience di Google sono tutti segnali importanti di un cambiamento radicale nella ricerca. Ovviamente, il cambio sarà progressivo ma potrebbe sconvolgere il modo in cui Google, come motore di ricerca dominante, ha plasmato il web e, di conseguenza, l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) e la pubblicità a pagamento (PPC).
Oggi la ricerca su Google è talvolta “un dialogo frustrante”, in cui la risposta ad una domanda viene fornita sotto forma di 10 link blu con qualche “anteprima di risposta” nei risultati delle SERP.
Google impara dai risultati sui quali le persone cliccano, da quanto tempo trascorrono sui siti web e dal fatto che tornino alla casella di ricerca per affinare la ricerca o cliccare su altri risultati. Usando ancora uno schema mentale “stile Pagine Gialle”, Google premia l’interazione in SERP (che fornisce ricavi ADV) e la capacità di mantenere le persone sulle pagine per più tempo. Vai su una pagina web e tutto il testo è stato suddiviso in punti e sottotitoli, passi 15/20 secondi a scrollare la pagina per trovare il frammento della risposta che stavi cercando. Nell’80% dei casi stai cercando solo un breve frammento e devi perder tempo su molteplici cose. Inoltre abbiamo imparato a usare Google con un lessico strano che abbiamo co-sviluppato col motore di ricerca in oltre 20 anni.
Oggi nel 2023 abbiamo la tecnologia per avere una conversazione in un linguaggio naturale fluente che può risparmiare tempo (non energia e nemmeno co2 – vedi impronta carbonica ChatGPT). La ricerca passerà dal “Parlare con Google” al “Conversare in chat con l’AI”. Ora possiamo parlare ai computer in un linguaggio naturale fluente ed è la chat la nuova interfaccia che tra l’altro ha già conquistato tutti tra Wechat, Whatsapp, Instagram Direct etc. Ci stiamo avvicinando al punto in cui chi cerca non dovrà più pensare a come modificare la propria query e scriverla.
Google è molto preoccupata e sa che il Google Search che conosciamo oggi non sarà lo stesso tra 5 anni. Non accadrà da un giorno all’altro. Ma il radicale cambiamento è partito per tutti. Vincerà chi capirà e cambierà.
Ale Agostini – CEO & Founder Avantgrade.com