Google ha confermato un nuovo strumento destinato a “creatori di contenuti” ed editori: Search Console Insights.
Come il nome fa presagire, la novità è integrata in Google Search Console e al momento è in beta test su account selezionati, che hanno manifestato l’interesse a sperimentare nuove funzionalità di Search Console.
Search Console Insights è, come rivela Google stesso, “un esperienza personalizzata per creatori di contenuti ed editori” finalizzata a far capire meglio come tali contenuti vengono trovati online dai lettori e come ci interagiscono.
Ecco un esempio mobile del nuovo strumento:
All’interno della sezione, è possibile trovare risposte rapide a domande molto comuni per chi lavora con il content marketing e la SEO.
Alcune di queste domande sono:
Com’è possibile notare, sono tutti argomenti che spesso emergono durante un lavoro di ottimizzazione per i motori di ricerca su contenuti editoriali, oppure legati ad articoli e news di prima mano, originali o che magari hanno richiesto un lavoro approfondito a livello giornalistico.
Se non hai accesso al nuovo strumento, non preoccuparti. Essendo in beta, non è stato rilasciato su tutti i siti a livello mondiale.
Anche se il suo annuncio è ufficiale (si veda il tweet qui sotto), solo gli utenti che hanno ricevuto una mail di invito da Google possono accedervi.
Se sei nella closed beta, puoi consultare Search Console Insights (per le proprietà che gestisci su Search Console) da questa pagina:
https://search.google.com/search-console/insights/about.
Noi di AvantGrade abbiamo ricevuto l’accesso e i dati mostrati sono molto interessanti e completi, limitatamente ai contenuti.
Troviamo il rendimento del sito a livelli di visualizzazioni di pagina e durata media di visualizzazione pagina, le performance dei nuovi contenuti, i contenuti più apprezzati (per visualizzazione di pagina negli ultimi 28 giorni), come gli utenti ci trovano online e molto altro.
Molto interessanti anche le etichette personalizzate per ogni card, che evidenziano metriche significative in base ai vari dati.
Questo screenshot qui sopra evidenza i contenuti più coinvolgenti in termini di tempo sulla pagina, ovvero di lettura effettiva dell’articolo scritto.
Lo screenshot seguente, invece, mostra con delle tag verdi le query che sono in top 5 sulla ricerca organica di Google:
Insomma, ci sono tanti dati in un formato più “masticabile”, che mostrano agli utenti tanti insight interessantissimi, al netto delle rilevazioni legate a parametri più tecnici che fanno storicamente parte di Search Console.
Inoltre, come scopriamo sempre da Google, i dati sono ricavati unificando informazioni da Analytics e Search Console, quindi si tratta di una fotografia piuttosto attendibile dell’andamento organico di un sito.
La semplicità, spesso, è più efficace di migliaia di dati super approfonditi ma difficili da interpretare a colpo d’occhio.