SEO e SEM: qual è la differenza e come sfruttarli al meglio

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Ogni imprenditore che abbia affrontato il vasto mondo del digital marketing avrà sentito nominare, almeno una volta, questi due acronimi: SEO e SEM.

Anche se, a prima vista, sembrano equivalenti (la differenza, d’altronde, è solo nell’ultima lettera), le due sigle rappresentano ambiti di attività differenti tra loro, sia per caratteristiche sia per metodologia.

Il punto in comune tra SEO e SEM risiede nell’obiettivo che intendono raggiungere: entrambe le attività contribuiscono a ottimizzare la presenza sui motori di ricerca e a portare traffico di qualità sul proprio sito.

E, allora, qual è la reale differenza tra SEO e SEM? Come possono aiutare, in concreto, a sviluppare il proprio business? Rispondiamo a queste (e a molte altre) domande nei paragrafi successivi!

 

SEO: definizione e caratteristiche

 

SEO sta per Search Engine Optimization, ovvero l’insieme di attività che permettono di ottimizzare e migliorare il posizionamento di un sito nei risultati dei motori di ricerca.

Il termine SEO include una serie molto ampia di strategie e tecniche, che possono essere suddivise in due macroaree: on-site e off-site.

Le prime sono attività di ottimizzazione realizzate direttamente sul sito, come la creazione di contenuti e testi, gli interventi sui meta tag, l’analisi della user experience, l’ottimizzazione delle performance e della scansionabilità del sito, la distribuzione del page rank e così via; le seconde mirano, invece, ad acquisire segnali provenienti dall’esterno del sito (link, menzioni e citazioni) attraverso attività come le campagne di link building o le digital PR.

Definizione di SEO

La SEO è un pilastro del marketing moderno e apporta notevoli benefici ai business digitali, perché:

  1. realizza interventi strutturali, destinati a resistere nel tempo;
  2. interviene su molteplici aspetti del sito, dai contenuti multimediali ai testi, dalla navigazione mobile alla gerarchia delle pagine;
  3. sviluppa la consapevolezza del proprio posizionamento nel pubblico di riferimento, migliorando così la percezione di un brand e dei suoi servizi/prodotti rispetto alla concorrenza;
  4. permette un’analisi approfondita del target e, dunque, il raggiungimento di un pubblico altamente qualificato.

Vediamo insieme, ora, le principali difficoltà in cui si può imbattere chi vuole applicare la SEO ai propri progetti:

  1. le strategie richiedono tempo per essere implementate correttamente e, spesso, mostrano i primi risultati solo nel medio-lungo periodo;
  2. molte attività sono tecnicamente avanzate e, quindi, realizzabili in modo ottimale solo da esperti;
  3. si rivela di frequente necessario l’acquisto di software specifici per analizzare il proprio target e le attività dei competitor;
  4. ci si ritrova dipendenti dall’algoritmo di Google e ogni suo cambiamento (vedi, per esempio, i nuovi indici relativi alla UX) comporta grandi o piccoli adeguamenti delle attività SEO. Su quest’ultimo punto è, però, opportuno chiarire che un lavoro di Search Engine Optimization ben progettato ed eseguito, che non preveda il ricorso a scorciatoie o sotterfugi, è quasi sempre in grado di rispondere bene a qualsiasi aggiornamento algoritmico.

 

SEM: definizione e caratteristiche

 

SEM è l’acronimo di Search Engine Marketing. Con questa espressione si intendeva, originariamente, un ampio e generico insieme di attività, composto dalla SEO e dalla SEA (Search Engine Advertising, ovvero le attività di acquisto di annunci pubblicitari online). In altre parole, con l’acronimo SEM si è indicata, almeno inizialmente, una macrocategoria composta da tutte le attività (a pagamento o meno) utili a scalare le posizioni nei risultati dei motori di ricerca.

Con il tempo, poi, le sponsorizzazioni hanno assunto un’identità ben specifica e un ruolo sempre maggiore, spingendo gli esperti a utilizzare il termine SEM per indicare esclusivamente le attività di paid advertising, realizzate perlopiù con Google Ads.

Analizziamo, anche in questo caso, i benefici che un business online può ottenere dal SEM:

  1. risultati visibili immediatamente;
  2. risultati scalabili;
  3. possibilità di identificare il target in modo estremamente preciso, grazie a un ampio ventaglio di variabili (geografiche, demografiche, comportamentali e simili).

Si possono, tuttavia, anche individuare dei contro per queste attività, tra cui:

  1. maggiori costi, poiché è necessario destinare un budget specifico da investire nelle piattaforme di advertising;
  2. risultati temporanei, che terminano (o comunque registrano un forte calo) nel momento in cui si decide di concludere le sponsorizzate;
  3. dipendenza da una piattaforma: che sia Google Ads o un’altra, i risultati delle sponsorizzate sono, infatti, influenzati da ogni novità tecnica introdotta su tali piattaforme.
Definizione di SEM

SEO e SEM: come sfruttarli al meglio

 

Abbiamo visto che la principale differenza tra SEO e SEM risiede nell’acquisto o meno di spazi pubblicitari per portare traffico qualificato sul proprio sito. Ma qual è la strategia migliore? A quale attività affidarsi?

La prima considerazione da fare è che l’una non esclude l’altra, ma si sostengono a vicenda. Entrambe le attività permettono, d’altronde, di raggiungere lo stesso obiettivo e una strategia di marketing completa comprenderà sia la SEO sia il SEM.

L’ago della bilancia, però, potrebbe pendere a favore dell’una o dell’altro in base a diversi fattori, quali:

  1. obiettivi di business;
  2. tipo di business;
  3. risorse disponibili.

Le attività SEO contribuiscono a costruire una presenza online solida e duratura: dovrebbero essere, quindi, il punto di partenza per ogni strategia di digital marketing e, per alcune tipologie di business, rappresentano un vero e proprio elemento imprescindibile. Ci riferiamo agli eCommerce, che operano in settori altamente competitivi e necessitano di una costante ottimizzazione.

L’advertising è particolarmente utile per attività spot, come campagne di marketing limitate nel tempo e che hanno bisogno di risultati rapidi e misurabili (le promo o la scontistica, per esempio).

È fondamentale, dunque, comprendere i fabbisogni del proprio business (maggiore/minore urgenza di risultati), ma anche il tipo di risorse che si possono mettere in campo: se per l’advertising è necessario stanziare un budget congruo al raggiungimento dei risultati attesi, per la SEO è importante considerare il coinvolgimento di un esperto nella gestione delle attività.

E, per il tuo business, che tipo di strategia sarebbe efficace attuare? Possiamo aiutarti a scoprirlo. Fissa una call per avere un confronto e ottenere con noi risultati concreti e misurabili. Articolo scritto in collaborazione con Carmine P. 

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