La SERP di Google evolve: nuovi filtri nei risultati di ricerca

filtri etichette

Google continua la sua evoluzione verso una nuova SERP, sempre più dinamica e completa. Da qualche settimana sono disponibili tra i risultati di ricerca dei nuovi filtri che consentono all’utente di affinare sempre di più le query in base all’intento.

Andiamo a vedere nel dettaglio di che cosa si tratta e quali opportunità per le aziende nascono da questa evoluzione di Google.

Nuovi filtri su Google Search

Se ne parlava già da un anno per i risultati in lingua inglese, ma da qualche settimana lo possiamo finalmente vedere anche per le ricerche in italiano: Google ha iniziato a implementare dei filtri specifici correlati ad ogni ricerca che l’utente compie. Questi filtri vengono visualizzati nella barra superiore, prima dei risultati di ricerca.

Facciamo un esempio: se cerco su Google “Ricette torte di compleanno” potrò notare subito che, prima dei risultati, viene visualizzato un insieme di parole suggerite dal motore di ricerca e correlate alla mia query: si tratta appunto dei nuovi filtri inseriti in SERP.

Cliccando su una delle parole suggerite, i risultati di ricerca si ricombinano in base all’affinamento scelto. Ad esempio, cliccando su “per bambini“, la query si modifica in “Ricette torte di compleanno per bambini” e vengono di conseguenza modificati i risultati in SERP:

Si può inoltre decidere di aggiungere un ulteriore filtro per continuare a perfezionare la proprio query.

Come vengono selezionati i filtri?

Da dove arrivano queste etichette suggerite da Google? Come vengono selezionate dal motore di ricerca? Abbiamo fatto un test per capire se Big G prende in considerazioni le ricerche correlate per selezionare le etichette dei nuovi filtri.

Analizziamo quindi le ricerche correlate a “Ricette torte di compleanno” e notiamo che in alcuni casi esiste uguaglianza con i filtri mostrarti in SERP (query evidenziate in giallo qui sotto), ma non in tutti:

Come si vede, nelle ricerche correlate appaiono nomi di brand differenti rispetto a quelli apparsi tra i filtri (ad eccezione di Sal De Riso), ma anche aggettivi e caratteri differenti.

Proviamo ora con un altro esempio. Cerchiamo su Google la query “digital marketing“. Tra i filtri suggeriti troviamo “Università”, “cosa fa”, “corso”, “come iniziare”, “sbocchi lavorativi” (abbiamo volutamente tralasciato i filtri dei motori di ricerca verticali di Google, ovvero libri, immagini, notizie e video, che non modificano la query di ricerca come negli altri casi).

In questo esempio le etichette mostrate combaciano nella totalità dei casi con le principali ricerche correlate al tema:

A quanto pare, Google suggerisce i filtri in base alla principali ricerche correlate, ma non solo! Come nel caso della ricerca delle torte di compleanno, Bing G sembra prendere in considerazione anche altri fattori.

Che impatto ha sulla SEO?

Le etichette modificano la user experience dell’utente nella SERP e guidano la sua navigazione suggerendone un percorso specifico. Si aprono in questo modo tantissime opportunità di visibilità: ecco le principali.

  • Branding: Il tuo marchio può apparire nei filtri della SERP ed essere visibile agli occhi degli utenti che ricercano prodotti o servizi come quelli che fornisci tu. E’ il caso delle ricette per le torte di compleanno, in cui le pasticcerie Sal De Riso e Knam, nonché il brand Bimby, appaiono tra le etichette suggerite da Google, ottenendo una notevole visibilità.
    Ecco cosa puoi fare: controlla i filtri che appaiono per le principali keyword su cui vuoi posizionarti: c’è il nome del tuo brand o del tuo prodotto? Se così non è, puoi lavorare con specifiche attività SEO (e non solo) su quella determinata parola chiave per cercare di guadagnare un posto tra i nuovi filtri di Google.
  • Architettura del sito: al punto precedente siamo partiti da una ricerca unbranded per definire se i risultati presentavano nomi di brand. Facciamo ora il gioco contrario. Quali filtri appaiono nel momento in cui ricerchi il tuo marchio su Google? Questa considerazione funziona soprattutto per grandi aziende conosciute. Qui sotto l’esempio di Audi, in cui appaiono filtri specifici che guidano l’utente nelle sezioni del sito web di maggior interesse (come “configuratore” e “Audi usate”) o verso informazioni specifiche (prezzo, modelli di auto). Da notare anche il filtro Wikipedia, che porta l’utente verso informazioni sulla casa automobilistica.

Se anche la tua azienda presenta specifici filtri correlati visualizzabili in SERP, analizzali e cerca di costruire una esperienza utente che faciliti il raggiungimento delle sezioni messe in evidenza nei filtri.

Interessante è anche analizzare i filtri congiunti: per tornare all’esempio di Audi, selezionando anche “configuratore”, i filtri cambiano.

Ed ecco che il tuo brand può raccogliere notevoli informazioni sulle principali ricerche degli utenti e sulle sezioni in cui Google sta spostando l’attenzione di chi naviga.

  • Content: i filtri in SERP possono essere interessanti punti di partenza per decidere come costruire un tuo contenuto web. Supponiamo ad esempio che tu abbia un blog che parla di viaggi e voglia scrivere un articolo sulle escursioni sul lago di Como. Ecco che Google, grazie ai filtri, ti dà ottimi suggerimenti su quali contenuti inserire nel tuo articolo per catturare l’attenzione degli utenti. In questo esempio: escursioni facili, in barca, per bambini, a cavallo, panoramiche…

    Scrivendo un articolo che abbia al suo interno queste specifiche sezioni, avrai ottime possibilità di apparire tra i risultati di ricerca non solo di “escursioni sul lago di Como”, ma anche di ognuno dei filtri qui descritti.

Conclusioni

Google Search continua ad evolvere e l’attenzione è sempre puntata verso l’esperienza utente, che il motore di ricerca prova continuamente a migliorare e facilitare. Nascono così i filtri correlati alle query, come abbiamo visto all’interno di questo articolo. Un altro passo verso una nuova SERP più dinamica, evoluta e sorprendente.

Le aziende attente alle novità del digitale avranno sicuramente già captato le opportunità di questo cambiamento: visibilità, idee, architettura dell’informazioni. Si può lavorare in tantissimi modi per sfruttare i nuovi filtri in SERP.

Se ti serve una mano per capire come questo fattore può incidere sul tuo business, fissa una call assieme ai consulenti della nostra agenzia SEO: saremo felici di lavorare con te!

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