A novembre 2020, Google ha annunciato il nuovo Page Experience Update, un importante aggiornamento del suo algoritmo che andrà a premiare i siti con una migliore esperienza di pagina.
L’update sarebbe dovuto partire nel mese di maggio 2021, ma proprio a pochi giorni dal lancio arrivano direttamente da Google ulteriori informazioni, nuovi dettagli e un importante rinvio di data.
In questo articolo vi raccontiamo tutte le novità appena annunciate dal motore di ricerca.
Il tanto atteso aggiornamento dell’algoritmo di Google si farà attendere più del previsto. A comunicarlo è lo stesso motore di ricerca, che annuncia che l’update Google Page Experience inizierà la sua fase di rollout non a maggio 2021, come tutti ci stavamo aspettando, bensì a metà giugno.
Sappiamo inoltre che in questa data l’aggiornamento non sarà ancora completo: come Google ci comunica, la Page Experience non entrerà pienamente in funzione almeno fino alla fine di agosto.
Per far capire meglio il meccanismo di introduzione delle novità, Big G ci regala una bellissima metafora: “Sarà come aggiungere un’aroma all’impasto di un dolce un po’ alla volta, per tutto questo periodo di tempo“.
Con grande sollievo degli addetti ai lavori, quindi, la novità non sarà netta e improvvisa e i siti web non dovranno aspettarsi un radicale cambiamento da un momento all’altro.
Attenzione però: sebbene il cambiamento sarà graduale, la Page Experience resterà comunque uno dei fattori di ranking che determineranno il posizionamento dei siti web, metrica dunque da ottimizzare e valutare.
Il processo di rollout consentirà a tutti i proprietari di siti web di prepararsi al meglio alle novità e alla stessa Google di continuare a testare e ottimizzare il suo algoritmo, per regalare agli utenti la migliore esperienza possibile.
Le novità interessanti non si fermano qui: Google non si è limitata a fornirci aggiornamenti sulla data di rollout, bensì ha voluto comunicare anche importanti dettagli su cosa includerà nello specifico il nuovo update.
Come annunciato ormai da mesi, sappiamo già che l’update Google Page Experience prenderà in considerazione le tre metriche dei Core Web Vitals, ovvero:
Ma è di ieri (19 aprile 2021) l’aggiunta di ulteriori dettagli: verrà aggiornata anche la funzione carosello Top Stories della ricerca Google al fine di includere tutti i contenuti delle notizie, a patto che soddisfino le norme di Google News.
Che cosa significa questo? In poche parole, il formato AMP non sarà più necessario per apparire tra le Top Stories (e anzi, Google sta espandendo l’utilizzo di contenuti NON AMP) e qualsiasi pagina, a prescindere dal punteggio dei propri Core Web Vitals o da altri indicatori, sarà indonea a far parte delle Top Stories dei caroselli di Google. Un aggiornamento simile avverrà anche nell’app Google News e non soltanto nella navigazione su news.google.com.
In aggiunta, Big G dichiara che non mostrerà più l’icona del bagde AMP per indicare la tipologia di contenuto già da metà giugno, e che implementerà nuovi meccanismi di controllo della qualità della Page Experience.
Un’ulteriori interessantissima novità annunciata da Google è il nuovo rapporto in Google Search Console interamente dedicato alla Page Experience: il rapporto combina la performance dei Core Web Vitals con altre metriche relative alla Page Experience, come la sicurezza HTTPS, l’assenza di interstitial invadenti, lo stato di navigazione sicura e l’ottimizzazione per i dispositivi mobili.
Dal nuovo rapporto sulla Page Experience potremo ricavare analisi preziose e utili feedback su come ottimizzare il rendimento.
Un’anteprima della nuova dashboard è stata resa disponibile da Google:
Oltre all’introduzione del rapporto sulla Page Experience, Google ha aggiornato anche il rapporto sul rendimento (ricerca), visionabile sempre all’interno di Search Console, per consentirci di filtrare le URL con una migliore esperienza di pagina.
Le novità non finiscono qui: Google ci informa anche della disponibilità di utilizzare per tutte le pagine web il servizio Signed Exchange (o SXG), che consente a Google Search di sfruttare la tecnica di prefetching del contenuto preservando la privacy nei browser compatibili, portando a una migliore Page Experience.
Se prima SXG era consentito solo attraverso framework AMP, ora sarà disponibile per tutte le pagine web. Questa tecnica consente alla Ricerca Google di caricare le risorse chiave di una pagina (HTML, JavaScript, CSS) prima della navigazione, consentendo al browser di visualizzare le pagine più velocemente.
Dalle nuove informazioni rese pubbliche da Google, è sempre più chiara l’intenzione del motore di ricerca di garantire agli utenti la migliore esperienza di navigazione possibile, premiando i siti che si rivelano essere i più in linea con questo cambiamento.
Le novità entreranno in campo un po’ alla volta, e per vedere i reali risultati del cambiamento dovremo aspettare ancora dei mesi. Tuttavia, prepararsi lato SEO a ciò che avverrà è di fondamentale importanza per non farsi cogliere alla sprovvista e perdere visibilità sul web.
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