Molte aziende, nel momento in cui pianificano le proprie strategie pubblicitarie, commettono un grosso errore: si concentrano quasi esclusivamente sulle campagne destinate a un pubblico freddo.
Certo, è fondamentale attirare sempre nuove persone nel proprio funnel per scalare le campagne, ma non bisogna finire nella situazione del tipo “acqua versata nel secchio bucato”.
Infatti solo il 2% delle prime visite al tuo sito converte subito, il restante 98% non acquista da te al primo colpo. Anche tra gli utenti più convinti che aggiungono i prodotti al carrello, quasi il 70% lo abbandona durante il processo.
Se il tuo obiettivo è ottenere vendite e lead dalle tue campagne (come immaginiamo), allora devi assolutamente lavorare su quel 98% di utenti che sparisce dopo la prima visita al tuo sito. Per questo lavoro, l’arma migliore che hai a disposizione sono le campagne di retargeting, ossia campagne pubblicitarie destinate esclusivamente a utenti che hanno già interagito online con la tua azienda.
Inoltre, un altro grande vantaggio delle campagne di retargeting è il fatto che costano meno (CPC inferiori) e convertono di più delle campagne fatte su un pubblico freddo, il che le rende un’opzione vincente per qualsiasi inserzionista.
Una volta capita l’importanza di avere attive delle campagne di retargeting, il secondo step è decidere quali piattaforme sfruttare. Da questo punto di vista, negli ultimi anni Facebook Ads si è sicuramente guadagnata un posto in cima all’elenco, grazie soprattutto alla dimensione della sua base utenti (oltre 2 miliardi nel mondo) e alla grande quantità di dati che raccoglie sugli stessi. Ma rispetto ad altre piattaforme pubblicitarie famose per il retargeting come Google Ads, Facebook Ads ha un ulteriore vantaggio strategico: è anti Ad Block e cecità da banner.
Vediamo perché non dovresti sottovalutare questa informazione.
Forse hai già sentito parlare della Banner Blindness (cecità da banner): le persone online vengono spammate con così tanti annunci pubblicitari, da arrivare a spingere il loro cervello, inconsciamente, a non vederli più.
E gli utenti più integralisti, quelli che non vogliono proprio vedere pubblicità online, installano anche software specifici che bloccano la pubblicazione di qualsiasi banner pubblicitario (i famigerati Ad Blocker, per l’appunto).
Un vero problema per gli inserzionisti, che su Facebook e Instagram però non sussiste.
Queste piattaforme, infatti, non inseriscono gli annunci nei classici banner, ma direttamente nel feed di notizie, presentandoli come un contenuto organico.
Oltre ad aver quindi schivato la minaccia degli Ad Blocker, i tuoi annunci su Facebook e Instagram hanno anche più possibilità di superare la banner blindness, in quanto appaiono meno invadenti e fastidiosi per gli utenti.
Ora che sai perché Facebook Ads è la migliore piattaforma per il retargeting, passiamo subito alle molteplici tipologie di retargeting che puoi realizzare su questa piattaforma.
A livello tecnico, creare una campagna di retargeting su Facebook non è differente dal creare qualsiasi altra tipologia di campagna.
L’unico elemento chiave che differisce è la selezione del pubblico a cui viene mostrato l’annuncio.
Invece del solito targeting basato su interessi, località, età e genere, il cuore delle campagne di retargeting sono invece pubblici personalizzati.
Il pubblico personalizzato è infatti un’opzione di targetizzazione di Facebook che permette di individuare su Facebook il pubblico che già conosce e ha interagito con la tua azienda.
Attualmente, Facebook mette a disposizione degli inserzionisti 12 opzioni di pubblici personalizzati, suddivisi in 2 macro categorie in base all’origine dei dati: da fonti di primo livello dell’azienda (sito, app, database, e via dicendo) o dalle proprietà di Facebook (pagina Facebook, account Instagram, e così via).
Ecco una rapida panoramica dei segmenti di pubblico per il retargeting che puoi creare su Facebook:
Tutti questi segmenti di pubblico hanno ovviamente lo stesso obiettivo finale: accompagnare l’utente lungo il tuo funnel di conversione.
Vediamo adesso alcuni consigli su come sfruttare al massimo il retargeting su Facebook e Instagram.
Come sempre, non esiste una soluzione unica e perfetta per ogni inserzionista: il consiglio principale è di testare ogni campagna pubblicitaria che si lancia (non solo quelle di retargeting, ovviamente).
Esistono però alcune best practice nella creazione delle campagne di retargeting su Facebook e Instagram:
Dati alla mano, il retargeting tramite Facebook Ads dovrebbe essere inserito nella strategia pubblicitaria di qualsiasi azienda interessata a ottenere risultati online (tutte, quindi).
Nessuno può permettersi di lasciare che il 98% del traffico del proprio sito scappi via per sempre senza aver comprato o lasciato i dati di contatto.
Non si può far finta di niente mentre il 70% degli acquirenti abbandona il carrello senza comprare.
Il retargeting di Facebook è uno strumento indispensabile e che può avere un grande impatto sul tuo business!
Se non vuoi correre il rischio di perdere il 98% dei tuoi potenziali clienti e hai bisogno di un supporto per sfruttare al 100% il retargeting su Facebook, contattaci: ti aiuteremo a raggiungere i tuoi obiettivi di business! Articolo scritto in collaborazione con Alberto B.