Google rinvia il blocco dei cookies di terze parti e boccia Floc

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Google ha deciso di rinviare al 2023 il blocco dei cookies di terze parti in Chrome, secondo quanto riporta un annuncio ufficiale del motore di ricerca del giugno 2021, inoltre viene segato definitivamente il metodo FLOC che viene sostituito da Topics.

Vediamo più nel dettaglio cosa sta succedendo e soprattutto cosa accadrà in futuro sul tema dei cookies.

Indice

Cookies di terze parti attivi fino al 2023

La tutela della privacy degli utenti è un argomento di continua attualità e di posizionamento strategico per le piattaforme digital. Infatti i grandi attori in campo digital si stanno già esponendo su questo fronte: pensiamo ad Apple, che con l’aggiornamento iOS14.5 ha introdotto importanti barriere al tracciamento degli utenti per tutelarne la privacy.

Anche Google si sta muovendo in tal senso: nel 2019 aveva annunciato l’avvio dell’iniziativa Privacy Sandbox, con cui propone una serie di API in grado di preservare la privacy degli utenti e allo stesso tempo fornire dati di tracciamento in maniera alternativa all’attuale utilizzo di cookies di terze parti. Tra le proposte di alternativa ai cookies, è emerso il concetto di FloC, acronimo di Federated Learning of Cohorts, un nuovo metodo di tracciamento degli utenti con cui si propone di targetizzare non il singolo individuo ma interi gruppi di persone simili per comportamenti o interessi.

Aggiornamento Topics 25/1/2022: Floc sarà sostituita da Topics API, progettata per preservare la privacy mentre mostra contenuti e annunci pertinenti. Il browser dedurrà una manciata di categorie riconoscibili basate sugli interessi in base alla cronologia di navigazione recente per aiutare i siti a pubblicare annunci pertinenti. Con Topics, i siti specifici che hai visitato non sono più condivisi sul Web, come lo sarebbero stati con i cookie di terze parti.

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L’idea di dover abbandonare i cookies di terze parti, quindi, si fa sempre più reale, ma è recente l’annuncio di Google sul rinvio al 2023 di questo blocco all’interno di Chrome: “Sebbene ci siano stati importanti sviluppi in questo campo, c’è bisogno ancora di tempo in tutto l’ecosistema per prepararsi al meglio“. Così ha dichiarato Vinay Goel, Privacy Engineering Director di Chrome.

Secondo il motore di ricerca, questo rinvio consentirà di comprendere più nel dettaglio ciò che avverrà dopo l’abbandono dei cookies di terze parti, permettendo a Google di interfacciarsi maggiormente con gli organi di regolamentazione, e agli addetti ai lavori di prepararsi nel migliore dei modi al cambiamento.

Google Analytics e GDPR: il tracciamento è legale?

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Prossimi passi verso l’abbandono dei cookies

Per ora i marketers possono tirare un sospiro di sollievo: i cookies di terze parti continueranno a tracciare le attività degli utenti in Chrome. Ma l’abbandono di questa tecnologia a favore di altreì non è comunque così lontana: il rinvio al 2023 prevede in ogni caso la distribuzione delle nuove API di Google entro la fine del 2022, per consentire agli sviluppatori di iniziarne l’adozione.

Chrome potrebbe poi eliminare gradualmente per i primi tre mesi i cookies di terze parti, a partire dalla metà del 2023, e abbandonarli totalmente alla fine dell’anno.

Prima del lancio definitivo, Google ha assicurato ampia discussione sull’argomento e l’avvio di test in larga scala sulle nuove modalità di tracciamento, di cui saranno riportati i risultati in totale trasparenza.

Elenchi di remarketing

Una volta portati a termine i test, si passerà alla fase di adozione delle nuove modalità di tracciamento e al blocco graduale dei cookies, che prevedrà due distinte fasi. La prima inizierà a fine 2022, in cui gli addetti ai lavori avranno il tempo di migrare i propri servizi e adattarsi alla novità. La previsione di Google è che questa fase durerà fino a 9 mesi.

La seconda fase invece inizierà a metà 2023 e, come accennavamo in precedenza, verranno gradualmente e definitivamente abbandonati i cookies di terze parti.

Conclusioni

Questo rinvio da parte di Google è un’importante passo di apertura verso la discussione su quello che sarà il futuro senza cookies di terze parti: c’è ancora tempo, dunque, per ricercare l’alternativa migliore per il tracciamento degli utenti, che non sarà Floc in quanto già rifiutata dai principali browser come Firefox e Opera.

Di sicuro, però, se da un lato le nuove politiche di tutela della privacy mettono gli utenti in primo piano, d’altra parte ostacolano in molti casi l’ottimizzazione degli investimenti pubblicitari online. Se gestisci un business e hai bisogno di supporto per affrontare i cambiamenti in atto, affidati alla nostra agenzia di digital marketing: creeremo per te la strategia adatta ai tuoi obiettivi e ti seguiremo in ogni fase dell’implementazione.

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