Amazon, oggi più che mai, è una realtà che giganteggia su internet e non solo per quanto riguarda le cifre e la liquidità a livello di azienda. No, Amazon è un’entità che si sta sganciando sempre più dal concetto di mero ecommerce, sconfinando in altri ambiti non più strettamente correlati alla vendita.
Dopo tutto, la sua strategia è molto diversa da quella di un’azienda normale: Amazon infatti punta ad aumentare sempre la propria quota di mercato e gli incassi non sono la priorità della creatura di Jeff Bezos.
Amazon di fatto è un fenomeno che impatta sull’intero tessuto della società attuale e durante la pandemia di Coronavirus si è visto: i negozi fisici sono in difficoltà e quelli virtuali no.
Amazon, non per sua scelta ma per strategia portata avanti da sempre, si è trovata suo malgrado pronta a fronteggiare una situazione particolare come quella creata dal COVID-19.
Da qui la domanda che molti brand si sono posti: entrare o non entrare su Amazon? E una volta saliti a bordo, come ottimizzare le schede prodotto?
Andiamo ad esaminare questi due aspetti chiave.
I motivi per cui è consigliabile vendere su Amazon sono evidenti. Ma ci sono anche degli svantaggi.
Il funzionamento dell’azienda americana, infatti, non è semplice e approcciabile senza essere preparati e aver ragionato bene su una strategia ad hoc.
Dunque, conviene o no esserci su Amazon? Una risposta certa non c’è. O meglio, va valutata attentamente caso per caso. Questo è da fare sia internamente all’azienda che vuole sfruttare l’ecommerce di Jeff Bezos, sia affidandosi a consulenti esperti di Amazon e le sue dinamiche.
Dopo aver fatto un’attenta analisi, hai deciso di sbarcare su Amazon. Bene, ottima notizia.
A questo punto, però, ti trovi davanti a una mole di lavoro che forse non avevi considerato: la compilazione delle schede prodotto.
Questa attività spesso viene svolta con superficialità, senza tenere in conto delle linee guida SEO per Amazon.
Ricorda poi che il colosso americano ha, spesso, un miglior profilo SEO e se non si lavora di ottimizzazione anche sul tuo sito, rischi che Amazon capitalizzi su parole chiave legate al tuo brand.
Vuoi che questo accada? Noi crediamo di no.
Dunque, come far sì che le schede prodotto su Amazon siano ben ottimizzate per vendere al meglio?
Innanzitutto bisogna capire che dietro al posizionamento nella SERP (pagina dei risultati di ricerca di Amazon) c’è un algoritmo, chiamato A9, che è programmato per vendere e per far guadagnare Amazon.
Il fine dell’algoritmo è quello di garantire la competitività di Amazon. Sempre e comunque.
Per farlo, monitora prezzi online e anche offline in modo costante, cambiando quelli su Amazon in modo automatico. Questo succede molteplici volte al giorno, anche ogni 10 minuti.
Insomma, il primo fattore è la performance: quanto rende un dato prodotto in prima posizione su Amazon (ad Amazon)? Se il valore è positivo, resta lì, altrimenti scenderà inesorabilmente.
Il secondo fattore è la rilevanza. Questa è direttamente correlata al concetto di parole chiave, incluse in modo naturale nei testi presenti nella scheda prodotto.
Chi si occupa di SEO avrà già capito che, per trovare tali parole chiave, serve una ricerca specifica che in gergo si chiama Keyword Research: oltre a scovare termini utili da aggiungere propri testi, questa selezione di parole usate dagli utenti offre anche un insight importante a livello di mercato.
Nonostante la performance di vendita sia cruciale, senza il supporto di una buona ottimizzazione SEO non si va da nessuna parte.
Scelte le parole chiave più importanti, quindi, andranno poi inserite nella scheda su Amazon in modo intelligente nei campi messi a disposizione.
Ecco la lista di tali campi, ordinata per rilevanza:
Le parole chiave più strategiche, dunque, andranno incluse nel titolo e poi, a scendere, quelle meno strategiche (ma comunque importanti perché la scheda sia ritenuta utile per le ricerche che vogliamo aggredire).
Le backend keywords sono un campo non visibile agli utenti finali, in cui includere parole chiave che non sono appropriate per la scheda prodotto pubblica, ma che comunque vengono cercate e sono correlate con ciò che vendiamo.
Trovare le parole chiave più importanti, occorre lavorare in primis sul title, secondo queste semplici linee guida.
Bisogna infatti:
I bullet points sono un elenco delle principali peculiarità di ogni prodotto, localizzati di solito sotto al prezzo e dopo eventuali varianti del prodotto (colori, taglie, ecc).
I bullet points sono molto importanti per il Conversion Rate e, per renderli efficaci, questi sono i consigli:
La sezione descrizione del prodotto offre ampi spazi di approfondimento e “promozione”, spesso associati a layout accattivanti e già mobile-ready.
In questa parte della scheda è anche possibile introdurre i cosiddetti contenuti A+ (o anche Enhanced Brand Content, contenuti di prodotto particolarmente curati e di qualità): una compilazione corretta di questa sezione incide direttamente sul conversion rate, incrementando le vendite e posizionando meglio il prodotto nelle SERP di Amazon.
I consigli per la descrizione sono i seguenti:
Le immagini sulla scheda prodotto sono importantissime, perché sono direttamente correlate al CTR dei prodotti quando appaiono nei risultati di ricerca di Amazon.
In particolare occorre curare l’immagine principale e le immagini aggiuntive del prodotto, assicurandosi di caricarne nove per sfruttare tutte le possibilità date dalla piattaforma.
Per quanto riguarda l’immagine principale, il nostro consiglio è di sceglierla:
Per le immagini aggiuntive valgono le stesse linee guida, tranne che per lo sfondo bianco puro. Anche qui ci sono delle best practices da suggerire, ovvero di mostrare i prodotti in uso, magari raffrontati con persone a figura intera o parti anatomiche per dare l’idea delle dimensioni.
Mettiti nei panni del tuo potenziale cliente: che cosa vorrebbe vedere bene del tuo prodotto?
Come detto in precedenza, Amazon si posiziona benissimo per parole chiave di brand terzi e questo, soprattutto se si possiede un ecommerce proprietario, è un problema.
È fondamentale, dunque, curare la SEO anche del proprio sito ufficiale e differenziare il più possibile i contenuti caricati su Amazon.
In linea teorica, si dovrebbe riservare più impegno per le proprie properties digitali, curando la presenza su Amazon in modo differente e altrettanto di qualità.
Insomma, Amazon è una piattaforma che ingolosisce e non poco, ma prima di “vendere l’anima” a Bezos è importantissimo sedersi a tavolino e pensare bene a una strategia che porti veri vantaggi alla tua azienda.
Il rischio di fare (solo) il bene di Amazon è tangibile e l’impatto sul tuo brand può non essere quello che speravi. In particolare ti consigliamo di valutare bene i costi della tua presenza sulla piattaforma.
Se Amazon ti incuriosisce ma non sai come approcciare quel mondo, oppure sei già su Amazon ma vorresti migliorare le tue performance anche SEM, fissa una chiamata gratuita con gli esperti Amazon di AvantGrade.