Dati strutturati: cosa sono, come implementarli, test di verifica e impatti SEO

Dati strutturati: cosa sono, come implementarli, test di verifica e impatti SEO

Negli ultimi anni, in ambito SEO e di comprensione dei contenuti da parte dei motori di ricerca sono saliti alla ribalta i dati strutturati. Si tratta di uno standard che può essere molto utile per “facilitare” la classificazione di un dato contenuto.

Vediamo quindi cosa sono i dati strutturati, i vantaggi nell’usarli, i formati consentiti, come implementarli e come verificarli.

Cosa sono i dati strutturati

I dati strutturati, o structured data in inglese, rappresentano informazioni supplementari sul contenuto di una pagina web e vengono integrate (manualmente o attraverso plugin appositi) all’interno del codice HTML della pagina, permettendo ai motori di ricerca di categorizzare in modo più efficace il contenuto presentato.

In una visione più generale, i dati strutturati sono informazioni che vengono organizzate in modo tale da essere facilmente interpretate dai motori di ricerca.

dati strutturati e non strutturati

I vantaggi dei dati strutturati

L’uso dei dati strutturati offre una serie di benefici significativi. Proviamo a sintetizzarli come segue:

Comprensibilità

I dati strutturati rendono le informazioni contenute in una pagina web facilmente leggibili e comprensibili per i motori di ricerca. Questo perché le informazioni sono organizzate in modo logico e strutturato, rendendo più semplice per Google e gli altri search engine interpretare e comprendere il contenuto di una pagina web.

Organizzazione

I dati strutturati permettono di categorizzare e organizzare le informazioni in modo preciso e strutturato. Questo aiuta a creare una struttura di contenuto coerente e ben organizzata, che può migliorare l’esperienza dell’utente e facilitare la navigazione del sito.

Posizionamento SEO

I dati strutturati aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto di una pagina, il che può migliorare la visibilità del sito nei risultati di ricerca in modo indiretto, come approfondiremo nei prossimi paragrafi.

Rich Snippet

L’uso di dati strutturati può portare alla generazione di rich snippets nella SERP. Questi sono risultati di ricerca estesi che includono elementi visivi, come immagini, stelle di valutazione e altro ancora. I rich snippets possono aumentare il tasso di click, migliorare la visibilità del sito e fornire agli utenti informazioni utili a colpo d’occhio.

Accuratezza

I dati strutturati forniscono un modo per specificare informazioni precise su una pagina web. Questo può includere dettagli come il tipo di contenuto, l’autore, la data di pubblicazione e molto altro. Questa precisione può aiutare a prevenire confusioni o malintesi e può migliorare l’accuratezza dei risultati di ricerca.

I formati consentiti

Esistono al momento tre formati per i dati strutturati:

  • Microdata: un insieme di tag HTML utilizzati per annotare il contenuto con metadati specifici;
  • JSON-LD: un formato di dati leggero basato su JavaScript, ideale per i dati strutturati (al momento è probabilmente il formato più usato ed apprezzato);
  • RDFa: un’estensione di HTML che supporta l’annotazione di metadati all’interno del contenuto web.

Come implementare i dati strutturati

L’implementazione dei dati strutturati richiede una certa familiarità con il codice HTML e con i formati dei dati strutturati stessi. Il processo di implementazione include la selezione del formato appropriato, la definizione dello schema di dati e l’annotazione del contenuto con i metadati corretti. Ecco gli step per implementare passo a passo i dati strutturati sulle pagine del tuo sito web:

  • STEP 1: Il primo passo consiste nella scelta del formato di dati strutturati più adatto alle tue esigenze. Come abbiamo già menzionato, esistono tre diverse opzioni tra cui scegliere: Microdata, JSON-LD e RDFa. Ogni formato ha i suoi vantaggi e svantaggi, quindi è importante fare una ricerca approfondita per capire quale formato è il più adatto al tuo sito web.
  • STEP 2: Una volta scelto, il passo successivo è definire lo schema di dati. Questo schema rappresenta la struttura dei tuoi dati e definisce quali informazioni saranno incluse nei tuoi dati strutturati. Lo schema può includere una varietà di informazioni, tra cui il tipo di contenuto, l’autore, la data di pubblicazione, le recensioni e molto altro. Un esempio concreto: se devi inserire i dati strutturati della landing page di un evento, il tuo schema potrebbe comprendere:
    – nome dell’evento
    – data
    – location
    – prezzo del biglietto
    – organizzatore
    – possibili offerte in atto
  • STEP 3: Dopo aver definito lo schema, è il momento di annotare il tuo contenuto con i metadati appropriati. Questo processo consiste nell’aggiungere specifici tag HTML al tuo contenuto per identificare le diverse parti del tuo schema di dati. Questi tag aiutano i motori di ricerca a capire il significato del tuo contenuto e a classificarlo correttamente. In alternativa, se non ci si sente a proprio agio con l’editing diretto del codice HTML (e si lavora su siti sviluppati con WordPress), ci sono vari plugin disponibili che possono semplificare l’implementazione dei dati strutturati. Questi plugin ti permettono di inserire i dati strutturati nel tuo sito senza dover modificare direttamente il codice HTML. Alcuni esempi di plugin di questo tipo includono Yoast SEO, Rank Math, Schema Pro e All in One Schema.org Rich Snippets. La scelta del plugin dipende anche dalle proprie esigenze di implementazione (in molti casi una estensione di tipo Premium a pagamento potrebbe essere preferibile).

    Vediamo un esempio di dati strutturati per la pagina di un evento: i dati sono scritti con il plugin con Schema Pro: come noti dallo screenshot, il plugin inserisce già lo schema e non dovrai far altro che compilarlo con le informazioni pertinenti.

dati strutturati con schema pro

Come verificare i dati strutturati

Una volta implementati i dati strutturati nel tuo sito web, è importante verificare che siano correttamente formati e interpretati dai motori di ricerca. Esistono diversi strumenti disponibili che possono aiutarti in questo processo.

Test dei dati strutturati di Google

Uno dei più popolari è lo Strumento di test dei dati strutturati di Google. Questo strumento analizza il codice HTML del tuo sito e identifica eventuali dati strutturati presenti. Può segnalare errori o avvertenze relative all’implementazione, aiutandoti a individuare e risolvere eventuali problemi.

Per utilizzare lo Strumento di test dei dati strutturati di Google, basta inserire l’URL della pagina che si desidera testare o incollare direttamente il codice HTML. Lo strumento analizzerà il codice e fornirà un rapporto dettagliato sui dati strutturati trovati, compresi eventuali errori o avvertenze.

Bing Webmaster Tools

Un altro strumento utile è il Validatore di Schema Markup di Bing Webmaster Tools, che funziona in modo simile allo strumento di Google. Può essere utilizzato per verificare l’implementazione dei dati strutturati e per identificare eventuali problemi o errori.

Google Search Console

Oltre a questi strumenti, è anche possibile utilizzare il rapporto sui dati strutturati disponibile in Google Search Console. Questo rapporto fornisce informazioni dettagliate sui dati strutturati che Google ha trovato nel tuo sito durante la scansione. Può aiutarti a capire come Google interpreta i tuoi dati strutturati e a identificare eventuali problemi o aree di miglioramento.

Un esempio di dato strutturato in formato JSON-LD

Ecco un esempio di dato strutturato in formato JSON-LD per una ricetta di cucina (scritto in lingua inglese):

{
@context“: “https://schema.org/”,
@type“: “Recipe”,
name“: “Tiramisu”,
image“: “https://example.com/photos/1×1/photo.jpg”,
description“: “Classic Italian dessert”,
author“: {
“@type”: “Person”,
name“: “Chef Francesco”
},
datePublished“: “2020-03-10”,
prepTime“: “PT30M”,
cookTime“: “PT1H”,
totalTime“: “PT1H30M”,
recipeYield“: “8 servings”,
recipeIngredient“: [
“6 egg yolks”,
“3/4 cup sugar”,
“2/3 cup milk”,
“1 1/4 cups heavy cream”,
“1/2 teaspoon pure vanilla extract”,
“1 cup strong brewed coffee, room temperature”,
“2 tablespoons rum”,
“2 packages ladyfinger cookies”,
“2 tablespoons unsweetened cocoa powder”
],
recipeInstructions“: [
{
“@type”: “HowToStep”,
“text”: “In a medium saucepan, whisk together egg yolks and sugar until well blended.”
},
{
“@type”: “HowToStep”,
“text”: “Whisk in milk and cook over medium heat, stirring constantly, until mixture boils. Boil gently for 1 minute, remove from heat and allow to cool slightly. Cover tightly and chill in refrigerator 1 hour.”
},
{
“@type”: “HowToStep”,
“text”: “In a medium bowl, beat cream with vanilla until stiff peaks form. Whisk mascarpone into yolk mixture until smooth.”
},
{
“@type”: “HowToStep”,
“text”: “In a small bowl, combine coffee and rum. Split ladyfingers in half lengthwise and drizzle with coffee mixture.”
},
{
“@type”: “HowToStep”,
“text”: “Arrange half of soaked ladyfingers in bottom of a 7×11 inch dish. Spread half of mascarpone mixture over ladyfingers, then half of whipped cream over that. Repeat layers and sprinkle with cocoa. Cover and refrigerate 4 to 6 hours, until set.”
}
],
aggregateRating“: {
“@type”: “AggregateRating”,
ratingValue“: “5”,
reviewCount“: “137”
}
}

I dati strutturati favoriscono la SEO?

Quando si parla di dati strutturati e SEO, è importante chiarire che i dati strutturati non hanno un impatto diretto sul ranking di un sito web nei risultati dei motori di ricerca. In altre parole, l’implementazione di dati strutturati da sola non porterà automaticamente il tuo sito web in cima ai risultati di ricerca.

Tuttavia, i dati strutturati possono avere un effetto indiretto sul posizionamento SEO. Questo perché aiutano i motori di ricerca a comprendere meglio il contenuto del tuo sito. Quando un motore di ricerca comprende meglio il contenuto di una pagina, è più probabile che la pagina venga visualizzata in modo pertinente nei risultati di ricerca, il che può portare a un aumento del traffico e, potenzialmente, a un miglior posizionamento.

Inoltre, i dati strutturati possono portare a una maggiore visibilità nei risultati di ricerca attraverso la generazione di rich snippets e risultati di ricerca avanzata (come già sottolineato sopra).

Conclusione

In conclusione, i dati strutturati rappresentano un elemento fondamentale per migliorare la comprensibilità del tuo sito web da parte dei motori di ricerca. Nonostante non influenzino direttamente il posizionamento nei risultati di ricerca, possono avere un effetto indiretto.

L’implementazione e la verifica dei dati strutturati richiedono una certa competenza tecnica, ma esistono strumenti e plugin che possono semplificare questo processo. Ricordiamo infine l’importanza di verificare regolarmente l’efficacia dei dati strutturati per assicurarsi che siano interpretati correttamente dai motori di ricerca.


Se non sai da dove partire nell’implementare i dati strutturati, o in generale la tua strategia di miglioramento della visibilità online, contattaci per una consulenza: saremo felici di collaborare con te.

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