Il mondo delle web analytics è in continua evoluzione, così come le piattaforme che se ne occupano: dalla più famosa e utilizzata Google Analytics, alle alternative più in voga nate negli ultimi anni.
Vediamo in questo articolo quali sono le principali alternative a Google Analytics per il tracciamento dati del sito web, scoprendone punti in comune e differenze.
Quale piattaforma sceglierai per tracciare i tuoi dati?
Google Analytics è la piattaforma di tracciamento dati più diffusa al mondo. Se consideriamo nel loro insieme le sue diverse versioni e Google Tag Manager, la quota di mercato relativa al suo utilizzo è superiore al 75%.
Tuttavia molte aziende si trovano ora a dover affrontare un cambiamento davvero importante: Google ha annunciato che l’attuale versione del tool, conosciuta come Universal Analytics, andrà in pensione da luglio 2023, pertanto volenti o nolenti tutte le imprese che lo utilizzano dovranno migrare il tracciamento dati a favore di un altro strumento.
In aggiunta, nell’ultimo periodo la sua credibilità è stata messa a dura prova da questioni legate alla privacy e al GDPR, in particolare da parte del Garante della Privacy italiano (per maggiori dettagli leggi il nostro articolo Google Analytics è illegale in Italia?).
Il provvedimento riguarda Universal Analytics e Google è già corso ai ripari da tempo sul tema privacy con lo sviluppo di Google Analytics 4, la nuova versione della piattaforma più attenta alla privacy rispetto alla precedente, e che porta con sè molte interessanti novità. Tuttavia, non essendoci ancora certezze su cosa sia GDPR compliant e cosa no, sempre più aziende si stanno chiedendo cosa fare e se sia o meno il caso di valutare delle alternative a Google Analytics.
Per questa ragione, abbiamo deciso di aiutarti a districarti nella giungla di decine e decine di piattaforme di tracking, descrivendo brevemente quelle che reputiamo come più interessanti e quali sono le loro principali caratteristiche.
Se ad oggi Google Analytics è il tool di tracciamento e analisi dati più diffuso, un motivo c’è: è infatti lo strumento che offre gratuitamente maggiori risorse e funzionalità in relazione ai competitor. Tra i vantaggi principali rispetto alle alternative abbiamo:
Prima di descriverti le alternative a Google Analytics, dedichiamo un paragrafo alle differenze fra Universal Analytics e Analytics 4, piattaforma così radicalmente diversa rispetto alla precedente che può essere a tutti gli effetti considerata anche una sua alternativa.
Per saperne di più:
Perchè passare subito da Universal Analytics a GA4? Ecco le principali opportunità che offre la nuova interfaccia.
Passiamo ora al nocciolo della questione e vediamo nel dettaglio quali sono le principali alternative a Google Analytics.
Matomo è, ad oggi, l’alternativa a Google Analytics più conosciuta e più diffusa. Un tempo conosciuto come Piwik, è il prodotto che più di ogni altro ha saputo cavalcare, con le proprie scelte di marketing, tutte le vicende recenti che hanno coinvolto Universal Analytics, dalla sentenza Schrems II al più recente provvedimento del garante della privacy italiano. Lo ha fatto puntando principalmente sul fatto che il proprio strumento di tracking non trasferisce dati al di fuori dell’Unione Europea.
Diversi i punti di forza messi in evidenza da Matomo:
È ad oggi l’alternativa a Google Analytics più completa disponibile sul mercato e la prima soluzione oltre a GA che tutte le aziende stanno valutando. Inoltre, per chi non avesse a disposizione o non volesse occuparsi dell’impostazione server, Matomo offre anche una versione a pagamento che include lo spazio cloud.
È probabilmente la scelta migliore per chi vuole abbandonare Google Analytics e passare ad una piattaforma il più possibile simile.
Anche Amplitude è un tool gratuito, meno conosciuto di Matomo ma con delle caratteristiche interessanti; infatti ha la particolarità di focalizzarsi sull’analisi del comportamento dell’utente. È disponibile di base in versione gratuita, tuttavia, al crescere del traffico, i costi possono salire in maniera importante. Inoltre, il tracciamento va impostato manualmente, richiedendo comunque delle conoscenze non scontate per poter raccogliere i dati.
Tra i suoi principali vantaggi abbiamo:
Anch’esso basa il tracciamento dei dati sugli eventi come GA4. Può essere un’alternativa a Google Analytics da considerare per quei siti che devono analizzare e comprendere il percorso di una base di utenti abbastanza omogenea.
Fathom, come Matomo, è un’alternativa Open Source a Google Analytics. La peculiarità su cui punta maggiormente è la privacy: si tratta infatti di un sistema di tracking che dichiara di essere a norma GDPR. È disponibile gratuitamente in versione lite (da installare sul proprio server) senza alcune funzionalità, oppure in versione full di prova per 7 giorni.
I suoi punti di forza:
Di contro, il tracciamento dei dati non presenta grande profondità e il supporto fornito dall’azienda lascia a desiderare; accettabile da un tool gratuito, un po’ meno da uno a pagamento. Consigliato per chi non ha bisogno di analisi dati approfondite e preferisce avere maggiori sicurezze lato GDPR.
Mixpanel potrebbe essere l’alternativa a Google Analytics da considerare per tutti coloro che hanno come focus principale il tracciamento delle conversioni rispetto ai prodotti offerti nell’e-commerce, e l’analisi del comportamento utente. Il tracciamento deve essere impostato manualmente e quindi anche in questo caso servono delle competenze in fatto di tracking e implementazione sul sito, tuttavia superato questo scoglio, presenta delle caratteristiche molto interessanti:
Le sue caratteristiche quindi lo rendono una valida alternativa se si desidera analizzare e migliorare i tassi di conversione (CRO) ed il ritorno sull’investimento (ROI).
Tra tutte le piattaforme da valutare come alternativa a Google Analytics, Adobe offre probabilmente la migliore soluzione, sia per completezza di features, sia per supporto fornito.
I suoi punti di forza:
Adobe Analytics è tuttavia un prodotto dal costo molto elevato e che richiede degli specialisti della piattaforma per essere integrato. Di conseguenza, pur essendo un ottimo strumento è consigliabile come alternativa a Google Analytics soltanto per le aziende che hanno a disposizione un budget veramente corposo.
Abbiamo visto quali sono le principali alternative a Google Analytics, vagliando diverse soluzioni, gratuite o a pagamento, ognuna con i propri punti di forza e debolezza. La decisione della migliore piattaforma per gestire le proprie web analytics non può essere univoca, ma valutata di caso in caso per le diverse realtà aziendali.
L’unica cosa che ad oggi sappiamo per certo è che dal 2023 non si potrà più utilizzare Universal Analytics (e quindi trovare un’alternativa è una decisione obbligata): le strade da percorrere sono diverse, ma probabilmente la più semplice è scegliere di passare alla nuova versione dello stesso strumento, e quindi iniziare a tracciare fin da oggi i dati del proprio sito web con Google Analytics 4.
Il cambiamento è radicale e può portare diverse preoccupazioni agli addetti marketing. Per questo, tra i servizi che forniamo ai nostri clienti, ci occupiamo anche di garantire la buona riuscita della migrazione da Universal Analytics a GA4, nonché di settare lo strumento nella maniera più opportuna per il business.
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