Analisi competitor online: come monitorare la concorrenza

analisi competitor online

Nel digital marketing, è essenziale l’individuazione, l’analisi e il monitoraggio dei propri concorrenti, in quanto il tuo risultato dipende anche da quello che fa la concorrenza.

A differenza di quello che pensano in molti, monitorare i competitor non significa “copiare”. Non solo il posizionamento nel marketing è un aspetto vitale per la costruzione di un brand e la base per la successiva fidelizzazione dei clienti, ma replicare la strategia di successo di qualcun altro non necessariamente assicura lo stesso risultato, perché nella maggior parte dei casi è arrivare per primi che paga.

Fatti questi necessari distinguo, un’analisi attenta dei competitor online può apportare molteplici benefici a un’azienda, soprattutto in sede di definizione della strategia di digital marketing. Vediamo quindi i vantaggi nello “spiare” la concorrenza e i tool che ci vengono in aiuto concretamente nelle quotidiane attività di monitoraggio.

Vantaggi e ambiti di analisi dei competitor online

Prima di una panoramica dei tool, vediamo i vantaggi e gli ambiti di analisi dei competitor online. Partiamo dal secondo aspetto, che risponde alla domanda “Cosa posso monitorare?”:

  • struttura del sito web: analizzare la struttura dei siti dei competitor fornisce una molteplicità di informazioni utili lato SEO, UX e in generale lato marketing;
  • parole chiave: l’analisi dei competitor è parte integrante di una keyword research davvero efficace. Lo scopo è individuare quali parole chiave usa e come si posiziona la concorrenza;
  • contenuti: si possono estrapolare tantissime informazioni utili dai contenuti che la concorrenza offre sul web. Blog, schede prodotto, categorie, pagine istituzionali, video, immagini e prezzi sono solo alcuni degli spunti contenutistici che può fornirci la comunicazione dei competitor;
  • campagne a pagamento: studiare gli annunci e l’approccio dei competitor ci fornisce dati utilissimi anche nelle campagne di advertising;
  • social network: l’analisi di cosa fanno i competitor sui social è imprescindibile (sia lato organico, che in campagne a pagamento);
  • link building: parte integrante di una strategia di posizionamento SEO, analizzare da quali siti ottengono link i concorrenti e con quali contenuti, aiuta nella definizione e implementazione della propria strategia (per approfondire leggi anche Link building e SEO);
  • email marketing: studiare le email che inviano i competitor (magari iscrivendosi alle rispettive newsletter) è un altro tassello di un’attività di benchmarking onnicomprensiva;
  • strategia a tutto tondo: al di là dei singoli tasselli, l’analisi dei competitor consente di individuarne la strategia in generale. Per esempio, su quali canali stanno puntando, quali utenti hanno targettizzato, che messaggio stanno veicolando, che reputazione hanno in un dato momento storico. Come si muove la concorrenza ci permette anche di definire in modo maggiormente consapevole spazi e potenzialità del mercato di riferimento.

Gran parte dei vantaggi dell’analisi dei competitor online sono deducibili da quanto già detto, ma eccoli sintetizzati in 5 punti:

  • mercato: prima di entrare in un mercato, è indispensabile andare a vedere chi ci sta e cosa fa. Individuare una nicchia non coperta dalla concorrenza è un aspetto che fa la differenza per la crescita e per la sopravvivenza di un business nel medio/lungo periodo;
  • efficacia: studiare la strategia di un competitor che si è dimostrata vincente può fornire moltissimi spunti (fermo restando quanto già detto sul fatto che copiare non sempre si rivela un approccio lungimirante);
  • errori: allo stesso modo, gli errori compiuti dalla concorrenza possono insegnare molto. Evitare di commettere gli stessi sbagli può aiutare a prevenire conseguenze particolarmente nefaste;
  • tempo: lo studio e l’analisi dei competitor può far risparmiare tanto tempo nella definizione e nell’implementazione della propria strategia;
  • aggiornamento: mercati e trend cambiano di continuo. Monitorare come si muove la concorrenza consente di tenersi al passo con i tempi.

Definiti gli ambiti e visti i vantaggi dell’analisi dei competitor online, soffermiamoci ora sui tool che possono essere d’aiuto nell’attività di monitoraggio della concorrenza sul web.

I tool SEO per analizzare la concorrenza online

Tool SEO per analizzare la concorrenza online

Sono diversi i tool disponibili sul mercato che permettono di risparmiare tempo e ottenere una miriade di dati sulle attività della concorrenza online. Se non si dispone d’esperienza e di dimestichezza nell’analisi dei dati, usare un’agenzia di digital marketing può farti risparmiare tempo e soldi.

Detto ciò, abbiamo individuato in particolare sette tool potenti e ben fatti, che non dovrebbero mai mancare nell’arsenale del marketer che si cimenta nello ‘spionaggio’ dei competitor. Vediamoli nel dettaglio.

 

SimilarWeb

SimilarWeb è una suite molto famosa che consente di stimare le visite di un determinato sito, la provenienza dei visitatori e tutta una serie di metriche utili lato web marketing. Il tool, tra gli altri dati, ci dice:

  • il numero di visite;
  • la distribuzione per device (desktop, mobile);
  • i canali d’accesso (organico, social, email e via dicendo);
  • la distribuzione per Paese del traffico;
  • i 5 termini di ricerca che veicolano maggior traffico web;
  • i referral;
  • le campagne di advertising.

I dati forniti da SimilarWeb (come, d’altronde, dalla maggior parte dei tool di questo tipo) sono approssimativi. Rappresentano cioè delle stime che consentono di farsi un’idea di massima sulla popolarità di un sito.

La suite prevede una versione free limitata (soprattutto per quanto riguarda lo storico dei dati) e una a pagamento il cui costo personalizzato viene definito con un consulente della piattaforma. Prevista anche un’estensione per Chrome e Firefox.

Semrush

Per chi opera in ambito SEO e SEA, il tool Semrush è uno dei principali; è ovviamente a pagamento (con diversi piani mensili o annuali) e offre tante funzionalità utili dal punto di vista della ricerca delle parole chiave, del monitoraggio del posizionamento di un sito, della stesura di contenuti e dell’analisi dei backlink. Per un dato dominio riesce a fornire una lista di competitor organici, dalla quale per esempio è possibile estrapolare le keyword che performano meglio: utilissimo. I dati possono essere scaricati e incrociati. Il tempo che lo strumento di intelligence consente di risparmiare in ambito analisi e ricerca delle parole chiave è notevole.

Per chi opera in ambito SEO, particolarmente utile anche la sezione Report, che permette di generare una panoramica sulle performance di un determinato sito web. Il prezzo di Semrush è a partire da circa 160 € al mese per licenza (che può variare in base ai piani).

Ahrefs

Quando ci si cimenta nell’analisi dei link in ingresso (o backlink ) di un determinato sito Internet, Ahrefs è il riferimento assoluto. Il tool è potente e apprezzatissimo da chi mangia pane e link di professione.

Il numero di backlink che il tool riesce a individuare (rispetto ad altri) è l’aspetto che lo rende famoso. Ahrefs non si limita però a questo, ma è una suite davvero completa. Attraverso lo strumento è possibile:

  • effettuare ricerca keyword;
  • monitorare il traffico di un sito;
  • studiare o individuare i propri competitor;
  • effettuare un site audit;
  • visionare il rating di un sito (attraverso una metrica proprietaria);
  • ottimizzare i contenuti di un sito web.

La suite non è economica e prevede 4 piani diversi, da 99 $ a 999 $ al mese. Viene utilizzata soprattutto da web o SEO agency e in particolare, come già sottolineato, dai professionisti della link building. Come per Semrush, è possibile provare il tool per sette giorni.

Una possibile alternativa a Ahrefs in ambito analisi dei backlink è Majestic SEO.

BuzzSumo

Sul versante del content marketing, della content strategy e dei social network, un altro tool molto apprezzato per studiare la concorrenza sul web è BuzzSumo. Il tool, tra le altre cose, consente di:

  • analizzare i contenuti dei competitor;
  • trovare idee utili su keyword e nuovi argomenti;
  • individuare i contenuti maggiormente condivisi sui social;
  • stilare una lista di influencer su un determinato topic;
  • monitorare mercati, siti, brand e autori.

BuzzSumo è una suite a pagamento con diversi piani mensili e annuali. Questi ultimi vanno da 99 $ a 499 $ al mese, ma esistono anche soluzioni tailor-made su richiesta. Il tool può essere provato gratuitamente, in questo caso per trenta giorni.

Mention

Piattaforma di social media monitoring, Mention consente di rilevare i contenuti attinenti a determinate parole chiave o brand (simile a Google Alert, ma molto più completo e potente).

Inserita per esempio una parola chiave o un brand name, il tool restituisce un report con tutte le “menzioni” pubbliche trovate sul web (sui social, nei blog, nei forum, immagini, news e via dicendo) e consente di:

  • monitorare un brand (proprio o di un competitor) o un determinato topic;
  • svolgere attività di content marketing e di comment marketing (partecipare a dibattiti o discussioni sul web);
  • scovare possibili influencer;
  • instaurare o rafforzare relazioni sul web.

Mention prevede una versione free con diverse limitazioni e 4 piani a pagamento che vanno mensilmente dai 25 $ ai 450 $.

Hootsuite

Altra piattaforma molto nota e apprezzata, Hootsuite è uno strumento estremamente utile per analizzare i competitor sui social. Per esempio, attraverso questo tool, su Twitter è possibile monitorare hashtag specifici di proprio interesse. Inoltre, grazie a Hootsuite è possibile creare, analizzare e monitorare liste di account competitor sui social. Il tutto attraverso colonne di flussi molto comode anche dal punto di vista dell’utilizzo pratico.

Hootsuite è uno strumento essenziale per i social media manager. Il tool, oltre alle versioni a pagamento, prevede una prova gratuita di trenta giorni e una versione totalmente free, ma con limitazioni in termini di account, accessi e dati. I costi mensili vanno da 25 € per la versione Professional, fino a 599 € per quella Business.

Wayback Machine

Non potevamo chiudere questa carrellata di tool per analizzare la concorrenza online senza citare archive.org. Un servizio totalmente gratuito che può rappresentare una vera miniera d’oro d’informazioni, soprattutto per chi opera nella compravendita dei domini e in attività di content marketing.

Il servizio, noto anche come Internet Archive (o Wayback Machine, dal nome dell’interfaccia), è una biblioteca online che contiene “copie” dei siti web dal 1996 a oggi. Inserendo l’indirizzo di un sito web, è possibile vedere che contenuti ha ospitato nel tempo, in una sorta di “album fotografico” con date specifiche di rilevamento.

Come una vera e propria macchina del tempo, archive.org consente di studiare come apparivano siti web nel corso degli anni (magari siti di competitor). La piattaforma non si limita a questo, ma offre anche un’enorme mole di video, libri, software, film e via dicendo.

Ovviamente un sistema di questo tipo richiede una capacità d’immagazzinamento enorme. Per siti web piccoli o scarsamente autorevoli, le copie e i dati raccolti nel corso del tempo possono risultare scarni.

Conclusioni

L’analisi dei competitor online è un’attività lunga e complessa. Se da un lato i tool ci vengono in aiuto, dall’altro non possono sostituire l’esperienza e la capacità di leggere e interpretare i dati.

Muovendo dallo studio e dal monitoraggio dei competitor, è possibile costruire la propria strategia di marketing, migliorarla e affinarla nel tempo. Si possono anche scongiurare errori, imparando dagli sbagli commessi dagli altri.

Se vuoi partire con il piede giusto nel definire la strategia di online marketing più efficace per il tuo settore ti consigliamo di rivolgerti a dei professionisti. Articolo scritto in collaborazione con Francesco B.

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