Si sente dire sempre più spesso: oltre a un sito Internet, alle imprese serve anche un blog aziendale. Ma perché è così importante creare un blog aziendale, quali sono i vantaggi che se ne traggono e come inserirlo all’interno di una strategia di content marketing?
Cerchiamo di capirne di più partendo con la definizione di blog aziendale per poi analizzare i motivi per aprire un blog, come gestirlo, le tipologie di contenuti e infine guardare qualche esempio di blog già esistenti.
Dire cosa si intende per blog è il primo passo per capirne l’importanza: il blog è uno spazio online dove condividere contenuti che possono essere ordinati anche dal più recente al più vecchio. Nato quindi come sorta di diario personale, negli ultimi anni si è evoluto così tanto da passare dal blog personale al corporate blog, ossia il blog aziendale.
Questo non vuol dire che il blog personale non esista più – c’è ancora chi lo apre per fissare i propri pensieri, condividere i propri racconti e così via – ma che nel panorama dei contenitori digitali il blog sta diventando sempre più cruciale per le imprese che, oltre al sito, decidono di avere uno spazio in cui pubblicare articoli scritti da copywriter, giornalisti, ma anche da persone dell’azienda.
Le tematiche che vengono trattate hanno a che fare sia con i prodotti e servizi dell’azienda, ma anche con quello che ruota attorno a essi. Per fare un esempio: quello che stai leggendo è un blog post (ossia articolo di blog) di Avantgrade.com ed è strettamento collegato alle attività di marketing digitale che la nostra azienda porta avanti. Difficilmente, potremmo parlare di abiti da sposa (a meno che non ci siamo occupati della SEO di un sito che li produce o li rivende e la raccontiamo come case history) così come altrettanto difficilmente potremmo parlare di scarpe. I nostri contenuti hanno a che fare con il digital marketing, la SEO e la SEM, e il social media marketing, quello che cioè fa parte del nostro business.
Il blog aziendale pertanto può essere aperto da un’impresa di qualsiasi tipo e dimensione: uno studio dentistico può trattare temi connessi all’igiene dentale e all’ortodonzia così come parlare di nuovi apparecchi per denti. Una palestra, nel suo blog aziendale, può dare spazio al Pilates, consigliare degli esercizi quando si è a casa e occuparsi di abbigliamento fitness.
Tutti questi esempi – e nell’ultimo paragrafo te ne faremo ancora altri – fanno capire come nella scelta dei contenuti e del piano editoriale è importante non perdere di vista il motivo per cui si apre il blog aziendale, come questo si inserisca in una strategia di content marketing e quali sono le persone cui ci si rivolge quando si scrivono dei contenuti.
Pertanto, a cosa serve un blog aziendale? I motivi per aprirlo possono essere diversi:
Vediamoli tutti in dettaglio.
Come un’azienda può parlare di sé in modo originale? Semplice: con un blog. Pensaci: tutte le imprese, chi più chi meno, affidano la comunicazione dei propri prodotti e servizi a un ufficio stampa che a sua volta ha il compito di ingaggiare i giornalisti affinché sui loro media parlino di loro. Un’attività preziosa, sicuramente, e che può essere completata dal blog aziendale.
Se inviare un comunicato stampa è qualcosa che si fa quando si ha una notizia, sul blog puoi decidere di parlare della tua azienda ogni volta che lo ritieni e con il taglio che desiseri. Il blog rientra infatti negli owned media, ossia nei cosiddetti mezzi di comunicazione proprietari in cui puoi essere autonomo e decidere come procedere, senza aspettare che qualcuno parli di te.
Intervistare l’HR per spiegare come viene selezionato il personale, raccontare una giornata di team building in azienda o in un nuovo contesto così come presentare un progetto nuovo sono tutti contenuti che possono trovare spazio in un blog insieme a tanti altri che, invece, saranno progettati per intercettare i bisogni informativi di possibili clienti.
Il blog aziendale aiuta a costruire la brand awareness e a rendere le persone più consapevoli di quello che fai e di come lo fai. Dei contenuti che sono scritti in modo dettagliato e, come dicevamo, rispondono a un determinato intento di ricerca, possono aiutare tantissimo a farsi conoscere e a posizionarsi nella mente del possibile consumatore.
Per fare un esempio: sei un’azienda che si occupa di corsi di formazione di lingue in azienda? Potresti scrivere un articolo sul tema “I pro e i contro dei corsi di lingue in azienda”: se il tuo blog post viene visualizzato da chi cerca appunto i vantaggi e gli svantaggi, e se all’interno dell’articolo hai inserito una call to action chiara che invita a cliccare sul servizio che offri, avrai ottenuto un doppio risultato. Chi aveva un bisogno ha scoperto che tu potresti soddisfarlo e magari ha pure cliccato per saperne di più. Se non si raggiunge il secondo obiettivo, il primo non è da trascurare: far sapere cosa fai ed essere lì nel momento in cui qualcuno cerca qualcosa di molto specifico, è già un buon risultato.
Farsi trovare dagli utenti giusti grazie a un ottimo posizionamento organico sui motori di ricerca è il risultato delle attività per cui un’agenzia SEO come la nostra può supportarti.
Connesso a quanto detto sopra, il blog aiuta ad attirare i lead, ossia persone che potrebbero essere potenzialmente interessate al tuo prodotto o servizio ma che di fatto non ti conoscono. Questo può succedere anche con i social media, ma il blog inserito in un progetto di content marketing ampia sicuramente le possibilità di incontrare nuovi pubblici e ti aiuta a essere trovato tramite i motori di ricerca che, come sappiamo, sono il primo strumento cui le persone affidano i propri dubbi e le proprie domande.
Senza dimenticare poi chi è già cliente. Metti che delle persone abbiano comprato da te un qualsiasi prodotto e vogliano sapere se c’è una versione aggiornata dello stesso, o ancora come usarlo al meglio, come puoi aiutarle a raggiungere i loro obiettivi? Sicuramente non possono tornare in negozio ogni volta che hanno un dubbio. Ecco a cosa serve il blog azeindale: è qui che troveranno informazioni utili, tutorial, guide novità in anteprima e magari anche promozioni a loro dedicate. Così come materiale da scaricare, iniziative varie ecc….
Scrivere dei contenuti di qualità ti aiuterà a far vedere quanto la tua azienda sia competente nel settore e costantemente aggiornata.
Un altro obiettivo del blog aziendale è fare link building, ossia lavorare in ottica SEO per costruire la propria autorevolezza agli occhi di Google. Solo grazie agli articoli di un blog aziendale si può pensare di avere dei link in entrata da altri siti o blog aziendali che suggeriscono un articolo che hai scritto su un determinato tema o il racconto di una case history.
Come sappiamo, la link building è una parte importante delle strategie di marketing e lo è ancora di più quando il link – che è un’indicazione che un altro sito fa nei confronti del tuo invitando a seguirti – è ottenuto in modo naturale.
Il blog, poi, può essere un ottimo strumento per fare customer care e customer retention. Come? Si può pensare di scrivere dei contenuti che rispondano per esempio alle domande più frequenti degli utenti – sì, le cosiddette FAQ – oppure di raccogliere in diversi articoli i dubbi che sono emersi durante una telefonata o mail al customer care e ideare un contenuto che si trovi sui motori di ricerca. E ancora: contenuti simili possono essere poi condivisi sui canali social o possono servire ad altre funzioni che non siano il marketing – come per esempio le vendite – per relazionarsi al meglio con i clienti.
Fin qui tutto chiaro, ma come di fatto gestire un blog aziendale? Innanzitutto, devi sapere che la fase di scrittura dei testi è proprio l’ultima cosa. Prima bisogna lavorare sulla progettazione e sulla tipologia dei contenuti del blog. La tendenza attuale è quelle di inserirlo all’interno del sito corporate e non crearlo su un dominio a parte: in un sito con un indirizzo www.miosito.it il blog si troverà in una voce di menu ad hoc – e con un percorso come www.miosito.it/blog – e non avrà un nome vero e proprio. Sarà piuttosto il blog dell’azienda X, tranne qualche raro caso in cui si decida di dare un nome al blog.
Conta poi tantissimo individuare gli obiettivi del blog, le personas, il piano editoriale e il calendario editoriale.
Vale la pena differenziare gli obiettivi del blog in due categorie: a lungo e a breve termine.
Quelli a lungo termine sono gli obiettivi che si vuole raggiungere in tempi più lunghi come nell’anno successivo all’apertura del blog. Rispondono alla domande: perché stai aprendo un blog/cosa ti aspetti/cosa vuoi diventare grazie a esso?
Quelli a breve termine riguardano periodi più brevi come da qui a 3-6 mesi e sono più concreti. Possono essere: creare uno stile riconoscibile fin dalle prime righe, creare un visual particolare per raccontare delle storie e così via…
Anche individuare i propri lettori tipo è importante e le personas sono quello strumento tipico del marketing che permette di creare delle carte di identità fittizie che ti aiutino a vestire i panni del pubblico. L’ideale sarebbe individuarne 5-6 che corrispondano alle tipologie diverse di lettori, che sono sì inventate ma hanno caratteristiche davvero realistiche.
Si possono creare le reader personas con vari tool come Userforge e Makemypersona, solo per citarne qualcuno.
Il piano editoriale è uno strumento di pianificazione in cui dovrai inserire nero su bianco i tipi di contenuti e gli argomenti che vorrai trattare nel blog. Servirà per pianificare ogni aspetto: le risorse che si possono investire, quanti contenuti prevedere al mese, quanti extra e così via. Tra le diverse tipologie di contenuti oltre ai classici articoli, si possono prevedere interviste, articoli evergreen che affrontano argomenti in maniera approfondita, guide, racconti fotografici e così via.
Il calendario editoriale è, rispetto al piano editoriale, lo strumento operativo. È la calendarizzazione dei contenuti con: persone che li dovranno realizzare, date di consegna, tipologia di contenuto, pubblicazione, fonti cui attingere, personas cui sono indirizzati e l’obiettivo che si vuole raggiungere. Si può realizzare in vari modi – dai fogli excel passando per tool come Trello o Google Calendar – e aiuta a tenere d’occhio tutto quello che si è fatto e si intende fare.
Come abbiamo in parte accennato, si tratta di uno strumento di inbound marketing non da poco che migliora il posizionamento, aumenta la brand awareness, attrae i lead e permette di personalizzare la propria comunicazione.
Inoltre, c’è un altro aspetto importante: il blog aiuta a posizionarsi su motori di ricerca per intenti di ricerca differenti e di conseguenza anche keyword e aiuta a portare traffico qualificato al sito (per approfondire questi concetti, ti consigliamo: “Come fare una keyword research“).
A differenza poi di quest’ultimo, si tratta di uno spazio che è costantemente aggiornato, cosa che con il sito corporate raramente succede. Questo è importante non solo all’esterno dell’azienda e per la sua credibilità, ma anche per il coinvolgimento dei dipendenti e collaboratori che potranno leggere i nuovi contenuti e sapere cosa succede, così come potranno decidere di sostenere il progetto collaborando in maniera attiva.
Inoltre, è una modalità per sperimentare nuove forme di comunicazione, vedere come stanno andando ed eventualmente aggiustare il tiro.
Possiamo dire che il blog è un laboratorio perenne.
In questo paragrafo non potevamo non portarti come esempio il nostro blog. Ecco la strategia con cui abbiamo deciso di crearlo e gestirlo:
Come vedrai, il blog è suddiviso in diverse categorie, tutte inerenti alle attività comprese nei nostri servizi di digital marketing, con qualche aggiunta extra (ad esempio, la sezione comunicati stampa). Parliamo di SEO, SEM, Web Analytics, social marketing e molto altro.
Focalizzarsi su argomenti collegati ai servizi che offriamo, gioca nostro favore per differenti motivi: offriamo ai nostri clienti ogni settimana nuove notizie sul digital marketing, e intercettiamo tramite il posizionamento delle pagine del nostro blog sui motori di ricerca, nuovi utenti interessati agli argomenti trattati. Questi utenti potranno essere altri professionisti del settore e digital marketer che, proprio grazie al nostro blog, inizieranno a conoscerci!
Tra gli esempi di blog aziendali, oltre al nostro ti segnaliamo quello di Speex, che occupandosi di corsi di lingue aziendali pubblica contenuti in merito ai temi dell’apprendimento continuo e alle Risorse Umane. Il blog è arricchito da articoli e infografiche.Infine, un ultimo esempio il blog di Decathlon dal titolo “Consigli sportivi”. I contenuti riguardano lo sport, l’alimentazione, l’abbigliamento, le modalità di allenarsi e tanto altro ancora.
Ci sono davvero tanti modi per valorizzare un blog aziendale, arricchendolo di contenuti di valore per il proprio pubblico di riferimento. Qualunque sia il tuo settore di mercato, il blog potrebbe essere uno strumento formidabile per attirare nuovi clienti e fidelizzare gli attuali, nonché i dipendenti stessi, come abbiamo visto all’interno dell’articolo.
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AvantGrade.com Agenzia Digital Strategy
Articolo scritto in collaborazione con Cristina M.