Negli ultimi anni, la figura del consulente web e digital marketing si è imposta sempre di più nel panorama dei business online. Ma chi è il consulente di web marketing e cosa fa? Si tratta di una figura per certi versi “fumosa”: a volte è difficile tracciarne concretamente i connotati.
Spesso sono gli stessi commerciali o account aziendali che si presentano al potenziale cliente in questi termini. Altre volte, invece, è la figura del tecnico, magari verticalizzata su una branca del vasto mondo dell’online marketing, che indossa il cappello del consulente web e digital marketing.
Cerchiamo quindi di definirne ruolo e caratteristiche, partendo da un assunto essenziale. I tratti salienti del marketing non mutano anche quando ci si sposta sul web. Cambiano gli strumenti, ma regole e principi “universali” restano invariati. Dunque il consulente è prima di tutto (o dovrebbe essere) un esperto di marketing a 360 gradi. Partiamo quindi da una semplice, ma sempre utile, definizione di marketing.
Possiamo prendere in prestito la definizione di marketing fornita da Dan Kennedy ampliandola un po’. Marketing altro non è che veicolare il giusto messaggio, alla persona giusta, nel momento giusto, attraverso i migliori canali e strumenti. Il tutto in un’attività che, alla fine della “giostra”, risulti profittevole (e possibilmente con margini elevati).
I nodi essenziali del marketing sono dunque i seguenti:
Affinché una campagna di marketing abbia successo, tutti i nodi che la compongono devono essere efficaci e ragionati. Sbagliare utente target, oppure utilizzare un canale poco efficace, può inficiare i risultati di un’intera strategia. Proprio in questa fase la figura del consulente web e digital marketing diventa centrale.
Per approfondire vedere anche il post: Reinventare la strategia di Digital Marketing.
Il consulente web marketing è la figura che guida i business online nell’implementazione di una corretta strategia di marketing nel mondo digitale (sul web in particolare). Lavorando in tandem con l’imprenditore (che conosce meglio di chiunque altro, o dovrebbe, il proprio business), il consulente si occuperà di porre in essere una campagna di marketing in linea con tutti gli elementi salienti visti sopra.
Dunque si tratta di una figura che, per forza di cose, deve possedere competenze trasversali (almeno di base). Vediamone alcune:
Crediamo necessaria un’ulteriore precisazione sul copywriting, attività spesso confusa (soprattutto in Italia), con la mera scrittura sul web (magari di articoli per un blog). Il copywriter è un marketer che si occupa della stesura di testi volti alla vendita (o comunque al raggiungimento di un determinato obiettivo di marketing).
Dunque, prima di mettere nero su bianco anche solo una singola parola, deve studiare l’utente target, capirne i bisogni e tradurli in frasi che possano intercettarlo. Nella definizione di marketing data sopra, il copywriter è la figura che lavora sul “messaggio”, ma per poterlo fare necessita di aver definito anche gli altri tasselli (utente di riferimento e canale attraverso il quale veicolare il messaggio).
Diventa chiaro che, per le sue competenze, la figura del consulente di web marketing è centrale nel percorso verso successo di tutti i business online. Unendo i principi basilari del marketing con i nuovi strumenti offerti da Internet, le possibilità di crescita di qualsiasi tipo di business si ampliano notevolmente. Passiamo ora a definirne i vantaggi, gli strumenti e i canali privilegiati del web o online marketing.
Vediamo i principali vantaggi del marketing online:
Ecco invece i canali di riferimento del marketing online:
Per approfondire vedere anche il post: Guida alla pubblicità online.
Parlando dei canali di web marketing, in particolare confrontando motori di ricerca e social, è impossibile prescindere da una differenziazione classica ed essenziale: quella fra domanda latente e domanda consapevole. I social sono espressione della prima, mentre Google e gli altri motori di ricerca della seconda.
Si parla di domanda consapevole quando gli utenti sono consci del proprio bisogno e stanno cercando una risposta allo stesso. Un esempio classico è quando rimango in panne con l’auto sul Raccordo Anulare e cerco su Google “carroattrezzi a Roma”. L’utente nella domanda consapevole è parte attiva ed è alla ricerca di una soluzione.
Si parla di domanda latente quando, invece, l’utente è magari interessato all’argomento, ma quando riceve il messaggio promozionale non ne è parte attiva. Per esempio, un utente appassionato di tennis viene targettizzato per ricevere su Facebook messaggi promozionali riferiti a un nuovo modello di racchetta. L’argomento gli interessa, ma in quel momento potrebbe non essere alla ricerca di una nuova racchetta da tennis (in quel caso probabilmente si servirebbe di Google per approfondire il proprio bisogno).
Alcune attività si prestano di più a intercettare un tipo di domanda rispetto all’altra. Per esempio i business basati sull’urgenza (come quelli di idraulici, fabbri, soccorso stradale e via dicendo) si prestano maggiormente a intercettare la domanda consapevole riferita ai loro servizi. Per altre attività, invece, può essere più proficuo puntare su una strategia social mirata a far crescere la notorietà del brand. Spessissimo, poi, ci si trova a gestire progetti dove entrambe le domande posso preformare efficacemente e dunque occorre una strategia differenziata e a tutto tondo.
Nel districarsi tra canali, utenti, messaggi, ROI e tipo di domanda si incentra il lavoro del consulente web e digital marketing.
Non esiste una linea guida fissa su come scegliere il consulente ideale. Possiamo però fissare alcuni punti:
Ora che abbiamo fatto maggiore chiarezza sulla figura del consulente web e digital marketing, se ti serve aiuto per implementare un’efficace strategia di marketing online, contattaci per fissare una call. Articolo scritto in collaborazione con Francesco B.