Tra le formule di business per il commercio online, il dropshipping si è ritagliato negli ultimi anni una posizione importante. Si tratta di un modello che ha sia vantaggi sia svantaggi e bisogna valutare sempre con attenzione i margini di guadagno prima di avventurarsi nella “carriera” di rivenditore in dropshipping.
Vediamo quindi cos’è e come funziona il dropshipping, fornendo anche alcuni consigli su come iniziare a pianificare un progetto basato su questo modello di business.
Il dropshipping è un modello di e-commerce che vede coinvolte, lato vendita, sostanzialmente due figure: l’imprenditore-rivenditore che si occupa della parte marketing e di vendita; e il fornitore – cosiddetto dropshipper – che invece si occupa dell’approvvigionamento dei prodotti, del magazzino e delle spedizioni.
Si tratta di un modello largamente diffuso negli Stati Uniti, arrivato anche in Italia negli ultimi anni. Una formula di “divisione dei compiti” che certamente offre molti vantaggi, ma anche, come vedremo a breve, alcuni punti deboli che vanno approfonditi in fase di startup.
Il dropshipping si basa sull’interazione tra i seguenti soggetti:
Per questo motivo, diventa essenziale anche la cura del brand per i progetti più strutturati. Il rivenditore, seppur non proprietario della merce, necessita di una buona reputazione per mantenere un business solido nel medio-lungo periodo.
Nel dropshipping, dunque, si vende un prodotto senza averlo concretamente tra le mani. Chiarito il significato, vediamo ora i vantaggi e gli svantaggi, lato rivenditore.
Tra i vantaggi evidenziamo:
Tra gli svantaggi abbiamo:
Possiamo suddividere gli step su come iniziare un’attività come rivenditore in dropshipping nelle seguenti quattro fasi:
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Analizzare le spese e i guadagni dell’attività di rivenditore in dropshipping in modo generico è impossibile poiché le variabili sono tante. In sede di business plan, bisogna prestare attenzione ai seguenti punti:
Un consiglio di massima che possiamo dare, soprattutto se all’inizio non si è strutturati, è quello di andare a ricercare prodotti cosiddetti high ticket, che garantiscono margini più alti. Attenzione, però: prodotti di questo tipo, in generale, presuppongono anche una strategia di digital marketing più “raffinata” e spalmata nel medio-lungo periodo.
Anche cosa vendere in dropshipping è un aspetto relativo. Possiamo, tuttavia, individuare alcune nicchie interessanti:
Il mondo del dropshipping è ampio e variegato. Esistono imprenditori che sono riusciti a costruire business profittevoli e solidi basandosi su questo modello. Altri invece che, di fronte a margini bassi e risicati, non sono andati oltre le fasi di startup.
Abbiamo visto come la pianificazione sia un aspetto essenziale: si rivela, infatti, fondamentale prendersi del tempo per studiare settori, nicchie e prodotti, affidandosi anche a consulenti o esperti che abbiano già raggiunto risultati con questa formula.
Ovviamente non si può pianificare tutto a tavolino, l’imprenditoria è un’attività dal rischio insito e testare spesso è l’unico modo per affinare la strategia e la conseguente implementazione.
Ciò che ti consigliamo, è di progettare nel dettaglio la tua strategia di digital marketing per ottenere i risultati desiderati.
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