Tra i fattori SEO più importanti per il posizionamento di un dominio sui motori di ricerca ci sono senza alcun dubbio il numero, la tipologia e la qualità dei link che questo riceve.
Analizzarli, capire da dove provengono, quanti sono e su che pagine atterrano, è un’operazione essenziale per garantire ottimi risultati lato SEO.
L’analisi dei backlink (o link in ingresso) è uno dei servizi SEO che offriamo ai nostri clienti. Si tratta di un’operazione particolarmente raffinata, che necessita dei giusti strumenti. Se tuttavia vuoi avere un’overview della situazione del tuo sito e non hai un’agenzia che ti supporta, puoi seguire i passaggi descritti in questo articolo per svolgere la tua analisi.
I backlink sono i link che una pagina del tuo sito (definita pagina di destinazione) riceve da una pagina esterna (definita pagina risorsa). Tramite i link in ingresso la tua pagina può guadagnare valore SEO.
Affinché il valore SEO ottenuto dai backlink sia positivo, c’è bisogno che questi link siano collegamenti di qualità, ottenuti da fonti autorevoli e in linea con il settore di appartenenza del tuo sito. Quantità dunque non vuol dire per forza qualità: avere tanti link in entrata non ti farà guadagnare posizionamento organico se questi provengono da fonti compromesse e non autorevoli!
Analizzare i backlink, quindi, serve a farti capire qual è lo stato attuale del tuo sito web: quali siti esterni sono collegati al tuo, quanti sono questi siti, se sono autorevoli o meno, a quale testo è ancorato il link che porta alla tua pagina web, e così via.
Una volta affrontata l’analisi, sarà poi possibile trarre delle conclusioni e capire se è necessario apportare delle modifiche per migliorare la situazione, oppure se godi già di ottima reputazione e i tuoi backlink sono di qualità! In questo secondo caso, Google ti premierà. Se invece scoprirai di non appartenere a questa casistica, potrai sempre porre rimedio seguendo i consigli della nostra agenzia di digital marketing.
Abbiamo capito l’importanza di affrontare periodicamente un’analisi dei backlink per assicurarsi una buona performance SEO. Ma nello specifico, cosa bisogna analizzare? Di seguito i concetti che non possono mancare in un’analisi accurata dei link in ingresso:
Ora che sai cosa deve contenere una corretta analisi dei backlink, ti starai chiedendo in che modo puoi raccogliere questi dati. Esistono tantissimi tool che consentono di eseguire un’analisi accurata. Di seguito, gli strumenti più conosciuti, gratis e a pagamento.
Uno degli strumenti gratuiti che si può utilizzare per l’analisi dei link in ingresso è Google Search Console. La piattaforma messa a disposizione da Google, consente di svolgere un’analisi preliminare dei tuoi backlink, senza però consentire di comprendere fattori come la reputazione dei domini che inviano traffico verso il tuo sito. Tuttavia, per chi è alle prime armi ed è incuriosito dalla materia, Google Search Console può essere un ottimo alleato per avere una buona panoramica iniziale.
Un altro tool utilizzabile gratuitamente nelle sue funzioni base è Ahrefs, uno dei migliori strumenti sul mercato per quanto riguarda l’analisi dei backlink. Si tratta in realtà di uno strumento a pagamento, ma è anche possibile testarlo con funzionalità ridotte in maniere del tutto gratuita attraverso il tool “Free Backlink Checker“.
Nella sua versione free, Ahrefs consente di verificare quanti link in entrata ha ottenuto un sito web e quanti di questi sono follow / nofollow; quanti domini contengono link verso il tuo sito, quali sono le pagine linkate, quali gli anchor text (nella versione free, non viene mostrato l’elenco completo, ma solo un numero predefinito di dati). Viene inoltre restituito un Domain Rating, ovvero una valutazione del profilo di backlink del sito web analizzato.
Non è necessario essere i proprietari del sito per visualizzarne i dati: ciò significa che potrai svolgere questa analisi anche per i tuoi concorrenti e verificare lo stato di salute dei loro backlink!
Torniamo subito a parlarti di Ahrefs, questa volta raccontandoti tutte le funzionalità che la sua versione a pagamento ha! Come lo stesso strumento dichiara, è il secondo crawler più attivo online dopo Google. Ciò significa che ha accesso a tutti i contenuti web indicizzati.
Grazie alla totalità delle sue funzioni, potrai avere una visione precisa e completa dello stato dei tuoi backlink, sapere quanti e quali domini puntano alle tue pagine web, quali sono gli anchor text utilizzati, e se i domini in questione hanno buona reputazione o meno.
Potrai svolgere l’analisi sia a livello di intero dominio, che di singola pagina, potendo verificare nel dettaglio:
DR, UR e AR sono metriche create ad hoc da Ahrefs per delineare nel dettaglio la forza che il tuo dominio ottiene grazie ai backlink. Più questi punteggi saranno alti, più il tuo sito otterrà buoni risultati SEO.
Un altro utile strumento per l’analisi dei link in ingresso è SEMrush, tool con molteplici funzionalità, in grado di restituire svariati dati sui domini presi in esame, tra cui l’analisi dei backlink.
SEMrush è in grado di definire link in ingresso, anchor text, tipologia di link (follow/no follow), quantità dei domini che inviano traffico.
Infine, un ulteriore tool che vale la pena citare è Majestic, strumento in grado di fornire diverse metriche e molteplici insights sull’analisi dei backlink. Come Ahrefs, restituisce non solo la quantità di domini e link in ingresso, ma anche un punteggio di qualità ottenuto grazie al valore di tali siti e link. Il tool consente di fare una prima prova gratuita per verificare la funzionalità dello strumento, ma restituisce in questo caso solo una piccolissima quantità di dati. Non consigliamo dunque il suo utilizzano nel “free trial”, ma solo nella sua versione completa, per ottenere un’analisi di ottimo livello.
Ora che conosci gli strumenti del mestiere, non ti resta che selezionare quello più adatto a te e seguire i prossimi passaggi per impostare la tua analisi dei link in ingresso.
Abbiamo parlato nel primo paragrafo dell’importanza di conoscere quanti domini inviano traffico verso un sito e quanti sono i backlink e le pagine linkate. Nella prima fase dell’analisi, assicurati di ottenere questi dati e di costruire una panoramica d’insieme in grado di farti avere un’idea quantitativa della situazione presente. Cerca quindi di ottenere una mappatura completa di:
A quali delle tue pagine puntano i link che ricevi? Analizzare le principali pagine di destinazione può farti capire quali sono gli argomenti o le categorie del tuo sito di maggior interesse. Solitamente tra questi risultati potrebbe comparire la tua homepage.
Potrebbe anche essere necessaria un’analisi più approfondita per capire se effettivamente le pagine più linkate sono anche quelle più importanti per il tuo business. Se così non fosse, una soluzione percorribile è intraprendere un’attività di link earning verso la pagina di tuo maggior interesse, in modo da darle valore e rilevanza agli occhi di Google.
Da verificare inoltre, se fra le pagine linkate sono presenti errori 404. In questi casi, l’azione SEO da percorrere è quella di reindirizzare queste url verso nuove pagine funzionanti per non perdere il valore dei backlink.
Molto interessante è capire e categorizzare gli anchor text in cui si posizionano i tuoi backlink: si tratta di branded keywords? Naked Url? Empy anchor? Vediamo nel dettaglio quali tipi di anchor text potrebbero risultare:
Ogni tipologia di testo può incrementare o penalizzare il valore dei link in ingresso. Ad esempio, mentre branded o empty keyword sono anchor text assolutamente in linea con le guidelines di Google, posizionare link in parti di frasi come “clicca qui”, “scopri di più”, “a questo link”, ecc. può penalizzare la qualità del backlink.
Verificare il tipo di link inserito (follow o no follow) è di estrema importanza per stabilire la linking quality.
Come è stato detto in precedenza, infatti, i backlink che contengono un tag rel=nofollow sono del tutto vani per l’ottimizzazione del tuo PageRank: non migliorano nè peggiorano la qualità della tua pagina agli occhi di Google.
Avere tanti link in ingresso, anche da fonti autorevoli, ma categorizzati come “No follow”, può quindi inevitabilmente vanificare lato SEO la forza che questi link in ingresso avrebbero potuto far ottenere alla tua pagina.
Abbiamo parlato nei precedenti paragrafi dell’importanza di ottenere backlink da domini qualificati e in linea con il tuo business. Verificare la provenienza dei domini è quindi un’operazione indispensabile se si vuole ottenere un ottimo risultato SEO.
Se tra le maggiori fonti di traffico verso le tue pagine appaiono siti con domini non affidabili, posizionati geograficamente dall’altra parte del mondo e che ospitano contenuti del tutto sconnessi dal tuo business, questo tipo di link potrebbero fare più male che bene al tuo posizionamento organico. Una soluzione da vagliare potrebbe essere quella di evitare il collegamento dannoso e rinunciare ai backlink poco virtuosi.
Noi di Avantgrade.com ci affidiamo all’intelligenza artificiale anche per eseguire una corretta analisi dei backlink. Tramite l’AI, riusciamo a:
Una volta raccolte le informazioni sui tuoi backlink, è tempo di trarre conclusioni concrete dalla tua analisi e organizzare una strategia di ottimizzazione SEO.
Se quindi dalla tua analisi emergono imperfezioni e punti di debolezza, puoi mettere in atto queste operazioni:
Se questa strategia non dovesse andare a buon fine (perchè i proprietari del sito non rispondono o perchè richiedono il pagamento di una somma di denaro per l’eliminazione del link, o per altre molteplici ragioni), si renderà necessario utilizzare il Disavow Tool di Google. Questo strumento consente la compilazione di un file con tutti i domini e le url dei backlink che desideri rimuovere. Eseguendo questa azione comunichiamo a Google che non desideriamo che lui consideri determinati link in ingresso per il nostro PageRank. Nello specifico, possiamo comunicargli che non desideriamo che consideri tutto il traffico proveniente da un determinato dominio, oppure solo da un singolo url di quel dominio, in base alla casistica;
Una volta portata a termine l’analisi ne risulterà un prospetto piuttosto dettagliato dello stato qualitativo dei tuoi backlink.
Utilizzare gli strumenti giusti e avere le corrette competenze per estrapolare insights dall’analisi messa in atto è fondamentale per riuscire a trarre conclusioni e apportare interventi significativi.
Rivolgiti per queste operazioni a consulenti professionisti, che grazie all’esperienza e all’uso di AI e software professionali, saranno in grado di indirizzarti verso la strategia adatta al tuo business. Se vuoi approfondire, fissa una call con noi e raccontaci il tuo progetto!