Non basta avere deciso di sviluppare una strategia sui social media o avere dei canali social attivi per scegliere il social media manager giusto. Prima di farlo, bisogna sicuramente avere le idee chiare sulla sua professionalità, su quali sono le competenze necessarie e sulle attività che svolge e come le svolge.
Vediamo di capirne di più.
Chi è e cosa fa un/una social media manager? Si tratta di una figura professionale che si occupa per conto di un’azienda – piccola, media o grande che sia – ma anche di un ente, una fondazione o di un libero professionista, di gestire la presenza online sui social media. Gestire la presenza non vuol dire soltanto pubblicare dei contenuti, condividere degli articoli o aggiornare la pagina ogni tanto, significa invece individuare le giuste strategie di comunicazione e possibilmente differenziarle per ogni canale social.
Il social media manager, infatti, inizia sempre a lavorare con il suo cliente cercando di capire con esso quali sono gli obiettivi che vuole raggiungere con i social, la tipologia di pubblico a cui vuole comunicare e anche il tipo di messaggio.
Individuare una strategia vorrà dire cercare di portarla avanti e capire se effettivamente si sta imboccando la strada giusta. Inoltre, l’analisi del pubblico e degli obiettivi non può essere separata dall’individuare il giusto tono di voce della comunicazione online. Il social media manager cercherà di capire dunque se si vuole procedere con una comunicazione più seria, autorevole, o magari si vuole puntare sull’ironia, solo per fare qualche esempio. E ancora: se si vuole dare del tu al proprio cliente o del voi nonché è fondamentale capire quali saranno gli elementi grafici, audio e video che accompagneranno i contenuti scritti.
Spesso il social media manager si occupa anche di realizzare campagne a pagamento che possano aiutare a raggiungere gli obiettivi prefissati in modo più immediato e, di conseguenza, gestisce anche il budget che un’azienda destina alla pubblicità tramite i social media. Tuttavia molto spesso la gestione delle campagne a pagamento ricade su persone diverse dal social media manager, ad esempio il cliente potrebbe decidere di affidare questa parte del lavoro a un’agenzia di social media marketing esperta in advertising.
Chiarito chi è il social media manager, cerchiamo di capire cosa fa nella pratica, ossia quali attività svolge. Possiamo sostanzialmente suddividerle in:
La strategia sui social media consta di varie parti e inizia sostanzialmente con un’analisi del brand e dei canali che esistono già, come possono essere i vari social, ma anche del sito aziendale e/o del blog aziendale che per un social media manager sono delle fonti molto importanti.
Se questi canali non ci sono ancora, al social media manager spetta l’individuazione di quelli che possono essere i social più adatti.
In entrambi i casi l’analisi del brand può prevedere di iniziare con un’analisi SWOT per capire quali sono i punti di forza, di debolezza, le opportunità e minacce in base a uno o più obiettivi che si vogliono raggiungere. La parte strategica continua poi con l’analizzare quanto è stato fatto finora e come ha reso per continuare con l’individuazione delle buyer personas ossia il tuo pubblico di riferimento in modo da capirne bisogni, touchpoint, tematiche da affrontare ecc…
Continua, poi, con l’analisi della concorrenza che non può sicuramente mancare.
Una volta realizzata la strategia, arriva il momento di pianificare le varie azioni da mettere in campo individuando le tipologie di contenuti, i tipi di pubblico che possono raggiungere e la frequenza di pubblicazione.
Si parla quindi di piano editoriale che è un documento nel quale vengono riportate le parti salienti della strategia e si individuano le varie azioni strategiche che poi potranno essere misurate sia qualitativamente che quantivamente.
Un vero e proprio strumento – che può essere realizzato in power point, con un DOC, in pdf – che aiuta a capire non solo quali sono le attività necessarie, ma anche le risorse che si hanno già e quali invece dovranno essere coinvolte. Permette, inoltre, di definire il budget da dedicare all’attività social sia per quel che riguarda la creazione di contenuti che eventualmente le campagne, anche se c’è chi preferisce, per queste ultime, fare un piano a sé stante.
Il piano editoriale è sempre accompagnato da un calendario editoriale, di solito realizzato su un excel, un file Sheet di Google o con strumenti come PostPickr, in cui si stabilisce quando devono essere svolte le diverse attività. E se il social media manager non lavora da solo, anche chi posterà il contenuto, nonché la tipologia, il copy (ossia il testo che lo accompagna), le immagini, la preview del video e così via.
La creazione dei contenuti è cruciale per chi fa il lavoro di social media manager, ma devi sapere che ci sono persone che sono molto brave a realizzare la strategia ma che all’atto di scrivere non sono così preparate. Ecco perché a volte può succedere che il social media manager si faccia aiutare da un copywriter così come può essere lui/lei a gestire il tutto. Come vedremo parlando delle competenze che un social media manager deve avere, il copywriting persuasivo è molto importante.
Al social media manager poi spetta il compito gestire la community. Non basta infatti solo pubblicare post, condividere stories o altro, ma conta molto monitorare ciò che i contenuti suscitano nelle persone e rispondere alle varie domande che queste fanno. In questo caso il social media manager è una sorta di community manager che risponde ai commenti, alle critiche, ai quesiti, sia in pubblico che in chat, facendolo nel più breve tempo possibile e cercando in tutti i modi di evitare le cosiddette “social media crisis”.
Non è detto che a occuparsi delle campagne a pagamento sia il social media manager: ci sono aziende che a volte preferiscono differenziare tra chi si occupa dei contenuti cosiddetti organici e chi a pagamento. In genere però le imprese, in particolare quelle piccole, tendono a unificare i due aspetti in un’unica figura.
Il social media manager che si occupa anche di advertising sostanzialmente progetta la campagna pubblicitaria, magari facendosi aiutare per le grafiche, le foto e i video, scrive i testi per gli annunci adv, identifica l’obiettivo della campagna e l’audience più adatta. Sceglie inoltre dove l’inserzione sarà visibile e la durata della sponsorizzazione.
Collegata all’attività di advertising è sicuramente la reportistica, ma non solo: al social media manager infatti compete l’analizzare costantemente come sono andate le attività che ha svolto sui social media.
Può realizzare un report settimanale o mensile, ma sarà suo compito anche monitorare i dati in tempo reale per dare al cliente, specie nel caso di campagne, un resoconto live su come stanno andando gli investimenti fatti ed eventualmente aggiustare il tiro.
Chiarite le varie attività, quali sono le competenze di un social media manager? Esserne a conoscenza è fondamentale ai fini della scelta giuste. Vediamo alcune delle competenze che deve avere:
E allora come scegliere la persona più adatta? Ecco alcuni consigli se vuoi un social media manager professionista:
Se per la tua comunicazione cerchi un supporto a 360 gradi, non solo per la gestione dei social media, ma anche per gli altri aspetti del digital marketing, la soluzione migliore e affidarsi a un’agenzia di professionisti di web analytics, advertising e SEO, che possa supportarti in ogni aspetto della tua crescita online.
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Articolo scritto in collaborazione con Cristina M.