Glossario SEO

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Hai dubbi sul significato di un vocabolo? Dai un’occhiata al nostro Glossario SEO!

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A

Algoritmo Google – Un algoritmo è una sequenza di istruzioni codificate per raggiungere uno specifico risultato. Nel caso dell’algoritmo di Google, la sequenza di istruzioni determina il posizionamento delle pagine web all’interno dei risultati di ricerca, con l’obiettivo di rispondere nel miglior modo possibile alle query degli utenti. L’algoritmo di Google si articola, come per tutti i motori di ricerca, in tre fasi: crawling, indexing e ranking.

AMP – Acronimo di Accelerated Mobile Pages, letteralmente “pagine accelerate per il mobile”, indica una tecnologia open source sviluppata da Google per agevolare la user experience, soprattutto da mobile. La tecnologia AMP consente il caricamento rapido di una versione “semplificata” di una pagina web, ma che presenta i principali contenuti della versione non-AMP della stessa pagina.

Anchor text – (o testo di ancoraggio) è l’elemento testuale cliccabile in un link. Si tratta dell’insieme delle parole, solitamente scritte in un colore diverso, che, una volta cliccate, indirizzano l’utente verso la pagina linkata. Gli anchor text sono un elemento importante di ranking perché utilizzati da sempre dai motori di ricerca per determinare l’argomento della pagina di destinazione e, di conseguenza, la sua autorevolezza sul tema.

B

Black Hat SEO – letteralmente SEO dal cappello nero, è un insieme di tecniche e strategie SEO che sfruttano il funzionamento degli algoritmi dei motori di ricerca in modo manipolativo per ottenere dei vantaggi nel ranking senza portare alcun beneficio agli utenti (per esempio, acquisto massiccio di link, keyword stuffing, contenuti duplicati, testo nascosto, cloaking, ecc.). Si tratta di un’attività sconsigliata perché i motori di ricerca penalizzano tali pratiche in termini di perdita di posizionamento.

Bounce Rate – o frequenza di rimbalzo, è una metrica usata per analizzare il comportamento degli utenti su un sito. Si basa sul bounce – in inglese, rimbalzo –, ovvero una sessione che genera un unico evento, quello di atterraggio sulla pagina, dopo il quale l’utente non compie altre azioni ed esce dal sito. Il Bounce Rate è il rapporto fra tali sessioni e quelle totali, espresso in percentuale.

C

Crawler – anche noto come robot, spider o, nel caso di Google, Googlebot, è un software o bot che visita e analizza i contenuti di un database o, nel caso di un web crawler, delle pagine online, in modo che possano essere indicizzate e recuperate quando utili a rispondere a una query dell’utente. Svolge una scansione automatizzata e metodica in base a un ordine preimpostato. L’attività dei crawler sui siti web è definita crawling, avviene secondo periodicità, allo scopo di aggiornare l’indice con i contenuti nuovi e quelli rimossi o revisionati, ed è molto importante nell’indicizzazione SEO.

CTR – acronimo di Click Through Rate – è il rapporto percentuale tra numero di clic e impression della pagina in SERP. Si tratta di un importante fattore di ranking per Google ed è influenzato da vari elementi, tra cui la pertinenza del tag title, ma anche (e soprattutto) la posizione del risultato di ricerca in SERP.

D

Domain Authority – è una metrica utilizzata per stimare l’autorevolezza di un dominio sulla base di vari fattori, tra cui il profilo dei link in entrata, la struttura del sito, la storia del dominio e la qualità dei contenuti. Pur non essendo un fattore di ranking del motore di ricerca, è utile a stimare la capacità di un sito web di posizionarsi all’interno della SERP: maggiore è la Domain Authority, maggiore è la possibilità di ricevere più traffico.

E

Errore 404 – HTTP 404 o Not Found è il codice HTTP inviato dal server quando non trova la risorsa richiesta dal browser. Rientra nei codici di stato HTTP, ovvero errori che non sono riconducibili al server, ma ad altre situazioni, tra cui l’URL digitato in modo errato, una pagina spostata o eliminata e simili: in altre parole, è il caso in cui all’utente non viene restituita la pagina desiderata, ma solo il messaggio di errore.

F

G

Google My Business – O Google Business Profile, è uno strumento di marketing locale messo a disposizione di imprese e organizzazioni per gestire ed espandere la propria presenza online su Google, incluse la ricerca e Google Maps. Consente di costruire una vetrina dell’attività, comprensiva di varie informazioni – tra cui indirizzo, ragione sociale, numero di telefono, giorni e orari di apertura e chiusura – che sia visibile quando l’utente sta compiendo una ricerca locale per il servizio o prodotto offerto. Permette di interagire con gli utenti, grazie a recensioni e foto: per queste ragioni, è un potente strumento di Local SEO.

Google Update – espressione con cui vengono indicati gli aggiornamenti dell’algoritmo di Google: sono continui e si basano sul machine learning (intelligenza artificiale) del motore di ricerca e sui Google Core Update, implementati da sviluppatori. Si può approfondire in Che cos’è l’algoritmo di Google?

H

HTTPS – Hypertext Transfer Protocol Secure, per la precisione over SSL, Secure Socket Layer, o over TLS – è un protocollo di trasferimento di ipertesti sicuro. Si basa sullo stesso funzionamento di HTTP, ma possiede in aggiunta un elemento crittografico (SSL o il più avanzato TLS) che garantisce la sicurezza del trasferimento dei dati, assicurandosi sia che il client stia comunicando esattamente con il sito web desiderato (e non con una sua falsificazione) sia che le informazioni scambiate tra l’utente e il sito web non vengano intercettate da terzi.

I

Indicizzazione – su Google è l’inserimento delle pagine web nell’indice (database) del motore di ricerca, un archivio in cui vengono conservate copie dei contenuti online dopo essere stati scansionati dal crawler web, allo scopo di adoperarli come risposte alle query degli utenti. Solo a seguito di indicizzazione su Google, una pagina web potrà comparire nelle risposte in SERP per una keyword.

Intelligenza ArtificialeArtificial Intelligence, AI o IA. Si tratta di un’insieme di tecnologie e algoritmo in grado di analizzare grandi quantità di dati e di prendere decisioni automatiche basate su regole e modelli pre-definiti. La finalità dell’IA è di supportare il lavoro delle persone e automatizzare molte attività che richiedono attualmente lunghi interventi umani.

K

Keyword – letteralmente parola chiave – è un qualsiasi termine cercato dagli utenti su un motore di ricerca per cui viene restituita una SERP di risposte pertinenti. Dalla prospettiva dell’utente, viene chiamata più propriamente query (domanda) o keyphrase, quando costituita da più parole. Le proprietà di una keyword includono: volumi di ricerca, concorrenza, costo (in campagne di SEA), lunghezza e intento di ricerca.

Keyword advertising – ovvero la pubblicità per parola chiave o SEA (Search Engine Advertising), è la modalità di digital adv più diffusa e si svolge sui motori di ricerca: gli inserzionisti scelgono per quali keyword costruire un annuncio e offrire una somma (detta bid) che, insieme a un punteggio di qualità, costituisce il criterio con cui il motore di ricerca attribuisce le posizioni in SERP ogni volta che un utente effettua una query per una tra quelle parole chiave. Il pagamento avviene con la modalità Pay Per Click (PPC). Le piattaforme più famose sono Google Ads e Bing Ads.

Keyword density – densità o frequenza della parola chiave – è il rapporto che indica quante volte una keyword ricorre sul totale delle parole presenti all’interno di un contenuto sul web. È un fattore di ranking perché costituisce un indicatore di pertinenza per la query. A seguito del Panda Update (2011), aggiornamento di Google che ha penalizzato alcune pratiche manipolative diffuse, come il keyword stuffing, ha perso importanza. La keyword density si calcola dividendo il numero di volte in cui la parola chiave appare nella pagina per il numero totale delle parole e moltiplicando, poi, il risultato per 100.

Keyword research – è un’attività utilizzata nella SEO e nella SEA che consiste nella ricerca delle parole chiave strategiche per un business online, allo scopo di conoscere il proprio target, creare e ottimizzare i contenuti e le pagine del sito e intercettare, così, traffico qualificato. La keyword research prevede delle fasi, che vanno dalla definizione dell’obiettivo di business alla progettazione di una strategia apposita e viene svolta attraverso degli strumenti per l’analisi delle keyword gratuiti e a pagamento.

L

Landing page – in italiano, pagina di atterraggio – è una pagina costruita appositamente per condurre l’utente a svolgere un’azione specifica, ovvero una conversione, dopo aver cliccato un link, un annuncio o un banner pubblicitario. Le landing page possono avere diversi obiettivi, tra cui la compilazione di un modulo di richiesta o contatto, l’acquisto, l’iscrizione alla newsletter e simili. Una landing page efficace deve possedere caratteristiche particolari, come una struttura semplice, copy brevi e accattivanti e una CTA.

Local SEO – SEO locale o local search – indica le strategie e attività SEO volte a posizionare un sito web per le ricerche locali, ovvero le query che hanno una valenza legata a una specifica località o area geografica (che può essere una città, ma anche un quartiere), come nel caso di hotel, alimentari, studi di liberi professionisti, artigiani, ristoranti ecc. Lo scopo della Local SEO è ottimizzare un sito web in modo da farlo rankare in posizione preminente per le ricerche locali e da fargli ottenere visibilità per la precisa area geografica in cui l’impresa offre i propri prodotti o servizi.

Long tail keyword – letteralmente, keyword a coda lunga – sono particolari parole chiave caratterizzate da: combinazione di più parole, specificità e chiarezza dell’intento di ricerca, poca concorrenza, bassi volumi di ricerca e, generalmente, minori costi nelle campagne di keyword advertising e maggior conversion rate. Le long tail keyword, seppur abbiano singolarmente volumi di ricerca bassi, costituiscono, nell’insieme, la maggioranza delle query digitate sui motori di ricerca e sono una preziosa risorsa per i business online.

M

Meta description – o meta descrizione, è un attributo HTML o meta tag che serve a fornire in anteprima una descrizione del contenuto della pagina web all’utente che ha digitato una query nel motore di ricerca e sta scegliendo quale risultato cliccare tra quelli restituiti in SERP. Ha una lunghezza di 160 caratteri al massimo ed è inclusa nello snippet dei risultati. Costituisce uno tra gli elementi più importanti di ottimizzazione SEO on page, seppur non incida direttamente sul posizionamento in SERP, ma indirettamente, aumentando il CTR.

Meta tag – sono attributi del linguaggio HTML che forniscono informazioni aggiuntive sui contenuti di una pagina al motore di ricerca o browser: sono detti anche meta dati, ovvero informazioni circa altri dati. Non modificano il layout della pagina e non sono visibili all’utente, ma agevolano il crawler nella scansione. I principali meta tag riconosciuti da Google sono il tag title, gli heading tag (H1, H2, H3 e così via), la meta description, l’alt tag (o alt text) e i meta tag robots (noindex e nofollow).

Motore di ricerca – in inglese, search engine – è un software progettato per scansionare risorse dal web, catalogarle e restituirle in una SERP, per ordine di rilevanza, in relazione a una query formulata dall’utente. Ogni motore di ricerca si basa su un diverso algoritmo che utilizza una combinazione di fattori per assolvere efficacemente a questi tre compiti. Tra quelli più conosciuti e diffusi rientrano Google, Bing, Yahoo, Baidu, Yandex.

N

Negative SEO – o SEO negativa è un insieme di attività utilizzate dai SEO hacker finalizzate a ridurre il posizionamento dei siti competitor per garantire maggiore visibilità al proprio. Si possono distinguere tecniche di SEO negativa off site e on site: tra le prime, troviamo la creazione di link spam, la duplicazione di contenuti, un attacco DDoS o recensioni negative; tra le seconde, l’attività più diffusa è senza dubbio l’hacking di un sito.

Noindex – è un tag utilizzato dai webmaster per segnalare al motore di ricerca di non inserire nell’indice una precisa pagina, in modo da non farla comparire nella SERP. Il tag noindex fa parte dei meta tag robots e viene inserito nel codice HTML della pagina oppure nell’intestazione HTTP. Si applica in caso di pagine e siti web ancora in costruzione, che si vuole rimangano privati o per pagine di servizio, come la thank you page.

O

Operatori di ricerca – sono parole o simboli che, associati a una query – e inseriti prima e dopo, senza spazi –, servono a ottenere dei risultati più precisi in SERP. Tra quelli più conosciuti e usati ci sono: l’operatore di corrispondenza esatta, OR, di esclusione delle keyword. Ne esistono, poi, di particolari, chiamati operatori di ricerca avanzata, e sono usati da webmaster e SEO specialist per svolgere delle attività di analisi del sito e studio di concorrenti. Ne fanno parte l’operatore site, inurl e allinurl, intitle e allintitle.

P

PageRank – è uno storico algoritmo che Google utilizza per stimare il valore di una pagina in indice sulla base dei backlink. PageRank è stato aggiornato nel tempo ed è basato oggi non solo sul numero, ma anche sulla qualità dei backlink.

Posizionamento – di Google – o ranking – è il risultato del processo per cui, a seguito di una query dell’utente, gli algoritmi del motore di ricerca ordinano i risultati pertinenti nella pagina dei risultati (SERP). Sul posizionamento influiscono centinaia di elementi, tra cui intento di ricerca alla base della query, geolocalizzazione dell’utente e fattori SEO off site e on site. Avviene automaticamente, a condizione che la pagina sia stata indicizzata, ovvero sia presente nell’indice del motore di ricerca. Una pagina web può essere indicizzata e mal posizionata, ovvero può aver ricevuto, in fase di ranking, un basso punteggio per cui compare negli ultimi risultati in SERP. L’obiettivo della SEO è migliorarlo intervenendo sui fattori SEO off site e on site.

Q

Query di ricerca – è la combinazione di parole che un utente digita nel browser per soddisfare un intento conoscitivo, navigare nel web o compiere un’azione, come concludere un acquisto. “Query” è usata spesso come sinonimo di “keyword” e viceversa. Ogni query di ricerca sottende un intento specifico, da cui derivano query di navigazione (o branded queries), query informative e query transazionali.

R

Ranking Google – dall’inglese to rank, classificare, posizionare – è l’ordine in cui il motore di ricerca posiziona i risultati in SERP sulla base di vari fattori, in risposta a una query dell’utente. Lo scopo di webmaster e SEO specialist è aumentare quello del proprio sito, scavallando i competitor e sfruttando fattori off site e on site per ottenere vantaggi in termini di aumento delle visite e, quindi, conversioni. In origine, era misurato con PageRank, oggi sono stati inclusi più di 200 fattori che compongono l’algoritmo del ranking.

Redirect – è una funzionalità che permette di reindirizzare gli utenti che vogliono visitare una pagina non disponibile verso un’altra con un diverso indirizzo. Il redirect è utile, quindi, se si verifica lo spostamento di un sito verso un nuovo dominio, un’indisponibilità temporanea di alcune pagine per manutenzione, un cambio di CMS o di struttura URL, il passaggio da protocollo HTTP a HTTPS e situazioni simili. Evita che l’utente approdi in una pagina di errore 404, garantendo una corretta navigazione, ma è anche indispensabile a preservare da cali in SERP: la stessa istruzione di redirect viene fornita, infatti, al crawler che, se approdasse su una pagina 404, penalizzerebbe il sito.

Redirect 301 – è un redirect permanente, ovvero sostituisce definitivamente la vecchia pagina con l’URL della nuova. In questo modo, Google fa la stessa sostituzione definitiva nel suo indice, eliminando il vecchio URL e consentendo alla nuova pagina di mantenere il punteggio di ranking della precedente. Il numero 301 fa riferimento al codice di stato HTTP della nuova pagina reindirizzata. Si utilizza in caso di spostamento su nuovo dominio, passaggio a protocollo HTTPS, URL inutilizzati e simili.

Redirect 302 è un redirect temporaneo, ovvero sostituisce la vecchia pagina con la nuova per il periodo di tempo necessario. In tal caso, il motore di ricerca non cambia l’URL in indice, ma conserva l’originale. Viene impostato con un meta tag apposito e si applica in casi di A/B test, prodotto temporaneamente esaurito e in fase di ottimizzazione o restyling della pagina.

Referer – o HTTP referer – indica l’URL da cui proviene il link alla pagina o all’elemento corrente. In altre parole, costituisce la fonte dalla quale un utente è venuto a conoscenza di una pagina ed è parte integrante di una request HTTP inviata dal browser al webserver. Per questa ragione, il traffico proveniente da link esterni al sito viene catalogato in Google Analytics come traffico referral.

Rich snippet – letteralmente, snippet ricchi – sono risultati di ricerca in SERP che contengono elementi aggiuntivi rispetto ai canonici URL, titolo e meta descrizione, allo scopo di fornire informazioni di valore e rendere il risultato più attraente. Appaiono in relazione all’intento di ricerca e al tipo di device. Si ottengono predisponendo dati strutturati e sono considerati degli elementi di SEO on site, perché impattano indirettamente sul posizionamento in quanto aumentano il CTR.

S

SEO – è l’acronimo di Search Engine Optimization – letteralmente, ottimizzazione per motori di ricerca – e consiste in un insieme di attività e strategie finalizzate a posizionare una pagina web più in alto tra i risultati organici nella SERP, allo scopo di indirizzarvi maggiori volumi di traffico qualificato per ottenere più sessioni e conversioni. Le attività SEO sono convenzionalmente suddivise in: SEO off site, SEO on site e technical SEO. Il professionista che si occupa di SEO viene indicato come SEO specialist o generalmente SEO.

SEO off page – o SEO off site – è l’insieme delle attività di ottimizzazione SEO svolte al di fuori delle proprie pagine web per aumentare l’autorevolezza e la popolarità del sito: mirano principalmente a ottenere link, menzioni e recensioni e a sfruttare l’aumento della brand awareness e il brand building, attraverso la creazione di contenuti (content marketing), iniziative ed eventi, attività di local SEO, social media marketing, forum, influencer marketing e guest posting.

SEO on page – o SEO on site – è l’insieme delle attività di ottimizzazione SEO svolte direttamente sulle proprie pagine web, tra le quali: l’ottimizzazione dei contenuti (mediante SEO copywriting, ottimizzazione delle immagini, uso di meta tag e altre), il miglioramento della user experience, della struttura tecnica del sito e del crawling, la pratica di internal linking e la responsività mobile.

SERP – è l’acronimo di Search Engine Results Pages e indica le pagine di risultati restituite dal motore di ricerca in risposta a una query. Nella SERP confluiscono: risultati di ricerca organici, risultati di ricerca a pagamento (annunci PPC) e SERP features, come il featured snippet.

Sitemap XML – è una pagina in cui si trova un elenco degli URL di un sito web elencati gerarchicamente: serve a fornire indicazioni al motore di ricerca circa le risorse presenti sul sito e sul percorso per raggiungerle, in modo da rendere più efficiente la scansione dal crawler e, quindi, agevolare l’indicizzazione. Può essere compilata manualmente e inviata poi attraverso Google Search Console o in maniera automatizzata dal CMS.

Sito bannato – o ban del sito indica che il sito web in questione risulta non essere più indicizzato. Tra i motivi più comuni alla base di un ban, ci sono l’applicazione di tecniche di Black Hat SEO subite o messe in atto direttamente dal proprietario del sito o da chi lo gestisce, che vengono riconosciute e penalizzate da Google. Il ban esclude la possibilità che il sito compaia tra i risultati di ricerca e sia quindi navigabile dagli utenti. Con tempi molto lunghi e variabili, è possibile rientrare nell’indice, prima risolvendo le ragioni che l’hanno causato e poi notificandolo a Google tramite Google Search Console.

Snippet – dall’inglese ritaglio – indica il box che contiene il risultato di ricerca in SERP, ovvero, generalmente, il titolo della pagina, l’URL e la meta description. Costituisce il primo momento di contatto tra l’utente e il sito e deve rappresentare il contenuto della pagina di destinazione. Dalla sua ottimizzazione, quindi, possono dipendere il clic sul link e la visita del sito. Ne esistono di particolari tipi, i rich snippet, che hanno degli elementi aggiuntivi rispetto ai canonici, e i featured snippet, utili a rispondere a query informative e posti in posizione zero nella SERP.

SSL – acronimo di Secure Sockets Layer – ovvero protocollo SSL –, è un certificato digitale ideato per lo scambio sicuro di informazioni sul web. Attraverso la crittografia dei dati, che vengono trasmessi tramite protocollo HTTP, assicura cioè che tutti i dati forniti dagli utenti in Internet (come password, info personali e numeri di carte di credito) rimangano riservati e non vengano in alcun modo intercettati da terze parti. Si è evoluto nel TLS, il Transport Layer Security.

T

Tag alt – abbreviazione della forma inglese tag alternative – o alt text è un meta tag che serve a descrivere il contenuto di un’immagine in Internet e a contestualizzarla nella pagina. Viene letto dai motori di ricerca per comprendere il significato dell’immagine e non viene mostrato, a eccezione del caso in cui il browser non riesca, per qualche ragione, a caricare il contenuto visivo: in questo caso, il tag alt appare nello stesso spazio dell’immagine, sostituendola. È letto, inoltre, dagli screen reader, aiutando le persone che li utilizzano, come i non vedenti, a capire il contenuto dell’immagine. La sua ottimizzazione rientra nelle attività di SEO on page poiché coinvolge direttamente i crawler che li intercettano.

Tag title – è una stringa di testo cliccabile di una pagina web che appare nei risultati della SERP, ma è anche visualizzabile come titolo della scheda del motore di ricerca e sui siti esterni (per esempio è quello visibile del post condiviso sui social media). Rappresenta uno degli elementi più importanti della SEO, in quanto è utile all’utente per comprendere in breve l’argomento della pagina web. Ha una lunghezza massima di 55-64 caratteri.

U

URL – acronimo di Universal Resource Locator, indica un indirizzo web univoco che identifica una singola pagina online. Digitando un URL su un motore di ricerca, l’utente potrà visualizzare il contenuto della pagina web. Le URL ben strutturate possono aiutare i motori di ricerca come Google a comprendere meglio il contenuto della pagina.

W

W3C – World Wide Web Consortium – è un’organizzazione non governativa internazionale, composta da aziende del settore informatico, che stabilisce standard tecnici in merito ai linguaggi di markup e ai protocolli di comunicazione, allo scopo di sviluppare il potenziale del web, ufficializzandone l’utilizzo attraverso raccomandazioni ufficiali. Fondato nel 1994 da Tim Berners-Lee, garantisce, in particolare, un comune linguaggio di comunicazione, inclusività e libertà nella fruizione di Internet.

Web spam – o spamdexing – si intende qualsiasi contenuto creato sul web per migliorare il ranking per parole chiave specifiche, ma senza apportare alcun valore all’utente. Tra i vari tipi di web spam ci sono il keyword stuffing, il testo nascosto, il cloaking, l’utilizzo di doorway page, l’acquisto massiccio di link e i commenti spam. Tali attività sono assimilabili a quelle di Black Hat SEO.

White Hat SEO – letteralmente SEO dal cappello bianco – è un insieme di tecniche SEO che seguono le linee guida stabilite dai motori di ricerca, ovvero qualsiasi pratica che ne rispetti i principi di funzionamento e che sia di giovamento per gli utenti. Permette di ottenere dei miglioramenti nel posizionamento nei risultati di ricerca organica sul medio e lungo termine ed è, quindi, la modalità SEO più consigliata.

WordPress – è una piattaforma open source utilizzata per la creazione di siti web di qualunque genere. La forza di WordPress è la sua facilità d’uso e la possibilità di personalizzazione: offre un’ampia varietà di modelli, plugin e strumenti per customizzare il design e la funzionalità del sito.

Y

Yoast SEO – è un plugin per WordPress che permette di svolgere delle attività SEO in maniera agevole e intuitiva, tra cui consentire o meno l’indicizzazione per i diversi contenuti e importare informazioni da Google Search Console. In un apposito meta box, inoltre, offre un aiuto editoriale per la scrittura in ottica SEO, fornendo indicazioni sulla lunghezza ottimale dei testi, dei title e delle meta description.